I vini neozelandesi e argentini hanno dimostrato una particolare vivacità nelle vendite UK dell’anno terminato a novembre, grazie soprattutto alla popolarità tra i consumatori britannici del Sauvignon Blanc (NZ) e del Malbec (Argentina).
L’ha rilevato la Wine and Spirit Trade Association (WSTA) nel suo report di fine anno 2016.
In particolare questi due paesi produttori sono tra i pochi, tra i primi dieci per vendite nel paese, e insieme al Cile, a far registrare una crescita del commercio dei loro prodotti.
Le venite al dettaglio del vino neozelandese hanno totalizzato, nell’anno a novembre 2016, 63milioni di bottiglie, +15% sui dodici mesi precedenti. Cinquantasei milioni di bottiglie sono stati venduti al dettaglio, e i restanti 7milioni di bottiglie nel canale on-trade (si tratta del 7° quadrimestre consecutivo in cui le vendite in bar e ristoranti superano i 5 milioni di litri).
Sempre nell’anno a novembre, il commercio al dettaglio di vino prodotto in Argentina ha superato i 200mila ettolitri (equivalenti a circa 27milioni di bottiglie) e il valore di 155milioni di sterline, per una crescita del 32% in volume e del 31% in valore.
Tutto ciò in un momento in cui il mercato del vino del Regno Unito si deve confrontare con la svalutazione della sterlina che pone gli importatori di fronte a serie sfide.
Secondo quanto dichiarato lo scorso 4 gennaio attraverso un comunicato stampa da Miles Beale, CEO della WSTA, in questa difficile situazione qualunque nuovo aumento delle accise porterebbe a conseguenze disastrose. Già oggi, infatti, i britannici pagano in media una tassa circa 2,08 sterline su ogni bottiglia di vino fermo e circa 2,67 sterline su ogni bottiglia di sparkling. In generale la WSTA ha rilevato che negli ultimi dieci anni un calo dei consumi del 20% circa, ma anche una tendenza da parte dei consumatori a bere più responsabilmente, comprando meno bottiglie ma scegliendo più frequentemente prodotti premium.
FEB