Come riportato a metà agosto dal quotidiano di Mendoza Los Andes, il Gobierno National argentino ha stanziato un ingente finanziamento di 10 milioni di dollari per la lotta alla tignoletta dell’uva. Diffusa in Italia e in Europa da secoli, la Lobesia Botrana sembra essere arrivata in Argentina circa sette anni fa, per aggredire inizialmente una limitata area di 250 ettari nella regione di Maipù, attigua al confine con il Cile, e per poi diffondersi anche nella regione di Mendoza e fin anche in quella di San Juan.
Il vettore dell’infezione potrebbero essere state le vendemmiatrici, o comunque le macchine agricole, affittate dai viticoltori cileni in Europa per la raccolta. Dal Cile l’insetto avrebbe poi sconfinato in Argentina.
La lotta al parassita, già in corso da tempo in Cile, dove lo scorso anno il Servicio Agrícola y Ganadero (SAG) del governo cilenoha implementato il suo programma di controllo (ne avevamo parlato qui), è effettuata soprattutto attraverso la confusione sessuale, per mezzo di trappole a feromoni. La parte più consistente del finanziamento stanziato dal Governo argentino sarà ugualmente utilizzato per finanziare ai viticoltori del paese l’acquisto di diffusori di feromoni sintetici.
FEB