Attesissimo l’appuntamento con SIMEI, la più importante fiera internazionale dedicata alle tecnologie del vino e dell’imbottigliamento, che si svolgerà dall’11 al 15 settembre 2017 a Monaco di Baviera. Occasione imperdibile per toccare con mano l’eccellenza produttiva e l’innovazione in fatto di macchine e attrezzature del comparto, come ci raccontano cinque grandi produttori italiani di vino, che saranno in prima fila a SIMEI per conoscere le novità di questa 27esima edizione.
Ernesto Abbona – Marchesi di Barolo
Tradizione e tecnologia, un binomio ormai inscindibile.
Tradizione significa saper conservare il suolo, depositario della qualità dei nostri vini e luogo dove nascono e si caratterizzano. Tutto il resto, mantenendo integra l’identità del prodotto, è costante innovazione, sia nelle pratiche agronomiche, sia nel lavoro in cantina, per raggiungere la qualità richiesta da mercati sempre più esigenti.
Perché SIMEI è un appuntamento imperdibile?
A SIMEI trovi sempre ciò che cerchi in tema di innovazione e processi. Non solo. Il bello è che, passeggiando tra gli stand, trovi anche l’inaspettato: soluzioni, frutto della genialità dei nostri imprenditori e ricercatori, che nemmeno immaginavi esistessero.
L’edizione 2017 sarà a Monaco, cosa vi aspettate?
Essere a Monaco sarà un’ottima occasione sia per noi, che potremo ampliare il nostro territorio a livello di vendita, che per le aziende espositrici che si faranno conoscere in nuovi mercati. Questo le renderà ancora più internazionali e i loro prodotti, aumentando il bacino di vendita, diventeranno ancora più competitivi. Di ciò potremo godere tutti, perché il benessere di un’azienda del territorio favorisce il benessere del territorio stesso, con ricadute positive per tutti.
Quirico Decordi – Vinicola Decordi
Quanto conta sapersi innovare in campo vitivinicolo?
In un mondo che cambia rapidamente, l’avanzamento tecnologico in azienda è fattore critico di successo per poter conquistare mercati sempre più competitivi. L’innovazione è determinante e il fatto di essere aggiornati è fondamentale: per cui diventa imperdibile un appuntamento come SIMEI dove si può trovare tutto quello che è necessario all’azienda per innovarsi, ristrutturarsi e crescere.
Un appuntamento molto atteso…
Assolutamente. Sono stato a tutte le edizioni sin da bambino e oggi ritorno con i miei dipendenti e i tecnici: SIMEI mostra un panorama completo del meglio della tecnologia in campo vitivinicolo esistente. La sua unicità sta poi nel fatto che a SIMEI le macchine sono presenti fisicamente, cosa che permette di toccare con mano il loro funzionamento e la loro operatività.
Quest’anno appuntamento a Monaco, cosa vi aspettate?
SIMEI è da sempre molto ben frequentata e così sarà anche a Monaco. La concomitanza con drinktec rinnoverà il successo dell’evento e lo porterà all’attenzione di nuovi potenziali clienti e mercati, in attesa che torni in Italia nel 2019. SIMEI è infatti una fiera che sentiamo molto nostra e, non a caso, i produttori top sono italiani.
Domenico Zonin – Zonin 1821
Innovazione e tecnologia, quanto contano nella vostra azienda?
Si dice sempre che il vino si fa in vigna ed è vero, visto che è legato al territorio e alle tradizioni. Ma questo poi va valorizzato e quindi la parte tecnologica diventa fondamentale. Oggi il vino italiano è considerato un’eccellenza e questo grazie al miglioramento della qualità dei prodotti, della professionalità degli agronomi e degli enologi e, appunto, della tecnologia.
Cosa rappresenta per la vostra azienda l’appuntamento con SIMEI?
SIMEI è la prima fiera al mondo della tecnologia enologica dove, ogni due anni, le migliori aziende mostrano le loro novità. Quindi, è un’occasione per avere tutte le eccellenze riunite. Inoltre gli espositori portano fisicamente le macchine in fiera, operazione costosa realizzata solo per un grande evento come SIMEI, dando la possibilità di vedere da vicino la migliore tecnologia all’opera.
Edizione 2017 a Monaco, cosa vi aspettate?
Fino agli Anni Ottanta il grosso del mercato delle attrezzature enologiche era in Italia e Francia. Oggi, vigneti e cantine sono sparsi in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Australia. SIMEI a Monaco sarà occasione per gli espositori, grazie anche alla concomitanza con drinktec, di avere un pubblico ancora più internazionale e di implementare l’export. Con l’edizione italiana del 2019, si tornerà poi a concentrarsi sul mercato italiano, che è il primo produttore al mondo di vino, mantenendo comunque un importante bacino di visitatori stranieri.
Sergio Dagnino – Caviro
Tecnologia in campo vitivinicolo… quanto conta?
Siamo di fronte a una competizione gigantesca dove sono in campo tutte le nazioni, storiche e non, nella produzione di vino. Siamo di fronte ad un consumatore sempre più esigente che vuole vini profumati e con certe caratteristiche: questo si ottiene con l’abbinamento di ottime uve all’uso della tecnologia, determinante per la qualità attesa dal mercato.
L’appuntamento SIMEI cosa rappresenta per la vostra azienda?
SIMEI è un motivo di orgoglio italiano: se l’Italia, negli ultimi anni, ha perso terreno in diversi settori strategici, questo non è successo nel campo della tecnologia enologica. E’ un settore dove l’Italia primeggia nel mondo e SIMEI ne è la bandiera. Non esserci come espositori o come visitatori sarebbe una grande occasione persa. Noi saremo lì, come ogni edizione, per aggiornarci, vedere quali sono i trend e capire se c’è qualche innovazione da implementare in tempi brevi.
Cosa vi aspettate in questa edizione di Monaco?
Essendo allestita in coincidenza col drinktec, i visitatori riusciranno a ottimizzare il loro tempo partecipando contemporaneamente alle due fiere. Gli espositori, poi, non solo avranno una platea più internazionale ma potranno sfruttare una vetrina che consentirà loro di metter piede anche in territori diversi, andando a solleticare, magari, i concorrenti del beverage e birre. Un’opportunità da cogliere al volo: l’eccellenza va esibita e SIMEI è l’occasione per farlo.
Lamberto Frescobaldi – Frescobaldi
Territori e tradizioni antiche fanno parte di voi: che ruolo hanno tecnologia e innovazione nella vostra azienda?
Riuscire a produrre vini d’eccellenza, per chi come noi controlla tutta la filiera, significa seguire dei processi produttivi che siano in grado di esaltare le particolarità territoriali e che rispettino il prodotto. L’evoluzione della tecnologia ha portato al miglioramento dei processi fisici, abbandonando quella che una volta era un credo, la chimica. Più la tecnologia avanza più c’è un recupero dell’autenticità dei processi e del legame col territorio.
Cosa rappresenta per voi SIMEI?
E’ un appuntamento estremamente importante non solo per l’eccellenza in mostra, ma anche come occasione di confronto proprio sui processi produttivi. E’ essenziale esserci per sviluppare contatti, ma soprattutto per conoscere il nuovo, perché non c’è niente di peggio del pensare di essere arrivati. Bisogna essere umili e andare con tutto l’interesse possibile per portare a casa nuove idee che spingano a un continuo miglioramento.
SIMEI 2017 a Monaco: cosa vi aspettate da questa edizione?
Confidiamo in un pubblico vasto e ciò significa momenti di confronto e di crescita. SIMEI è da sempre una fiera di altissimo livello, quindi speriamo che Monaco, col suo baricentro internazionale, possa stimolare ancora di più la fantasia e dare stimoli nuovi, essenziali per continuare e ripartire alla grande.