Ancora una crescita per il vigneto biologico italiano: nel 2015, secondo i dati diffusi dal Sinab, il totale è balzato a 83.643 ettari, 12.000 in più rispetto al 2014, con un’incidenza sul totale vigneto Italia del 13%, contro l’11% dell’anno precedente.
In pieno biologico risultano 54.000 ettari, 7.000 in più sul 2014, mentre altri 30.000 sono in conversione, 5.000 in più sull’anno prima.
Il vigneto bio più esteso si trova in Sicilia: 32.000 ettari (+19%), corrispondenti al 40% del totale Italia (c’è da osservare che comunque sono comprese nella rilevazione anche le uve da tavola). Segua la Toscana, al 14%, con poco più di 11.500 ettari, e una crescita del 25%, che consente alla regione di scavalcare la Puglia, comunque in crescita di 600 ettari.
La crescita annua maggiore si registra in Veneto, balzato a 4.000 ettari (+47%), grazie alle riconversioni massicce che si stanno effettuando nell’area del Prosecco. Sopra il 35% la crescita in Lombardia, arrivata a superare i 2.600 ettari. Notevoli le progressioni in Piemonte (+19%) e Trentino Alto Adige, che ormai sfiora i 1.000 ettari di vigneto bio.
In calo risultano solo quattro regioni: Emilia Romagna (-5%), Sardegna (-3%), Basilicata (-4%) e Liguria (-12%).
La regione con la più alta incidenza di vigneto biologico sul totale è la Sicilia (32%), seguita a un punto dalla Calabria. Sopra il 20% troviamo solo Marche e Toscana, mentre la Puglia è solo al 13%. La più bassa incidenza in Liguria, con poco meno del 2%.
Il peso dell’Italia in Europa
Dopo essere stata fino al 2008 leader in Europa, l’Italia oggi resta secondo Paese per estensione del vigneto biologico, dietro alla Spagna (97.000 ettari): in termini percentuali, i pesi sono distanti solo 5 punti, e altrettanti separano il nostro Paese dalla Francia, che dopo una forte progressione tra 2008 e 2011 sembra aver perso slancio. La crescita del nostro Paese, se si eccettua il periodo 2010/12, pare più regolare, sicuramente rispetto alla dinamica francese, ma anche degli spagnoli, che son ripartiti nel 2015 dopo aver trascorso il triennio 2011/14 abbastanza tranquilli: tra 2014 e 2015 gli spagnoli hanno convertito qualcosa come 12.000 ettari, equivalenti a tutto il vigneto biologico di Germania e Grecia.
Il totale europeo è pari a 280.000 ettari (+30.000 circa sul 2014), equivalenti al 9% del totale piantato a vite nei 28 Paesi comunitari. Altri vigneti rilevanti sono quello tedesco (7.000 ettari), greco e austriaco (oltre 5.0 00), mentre la crescita più ampia si è registrata in Bulgaria, che in un solo anno ha convertito o sta convertendo oltre 1.200 ettari, per un totale di 4.200.