Il team Zonin brinda all’ultimo successo “verde”. L’impegno dell’azienda veneta nella viticoltura sostenibile è stato premiato dai giudici dei The Drinks Business Green Awards: Carlo De Biasi, Chief Agronomist di Casa Vinicola Zonin, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di Green Personality of The Year.
Il Drinks Business Magazine definisce i Green Awards come “il programma più importante del mondo per aumentare la consapevolezza sulle questioni ambientali nel settore del beverage, riconoscendo e premiando coloro che sono in prima linea nel campo della sostenibilità e delle cure ambientali.”
La cerimonia di premiazione ha avuto luogo il 23 aprile a Londra, al The Club at The Ivy, dove gli invitati selezionati tra giornalisti e operatori di settore si sono riuniti per conoscere i vincitori delle varie categorie, tra cui il “Miglior Lancio Verde”, il “Premio Etica”, l’”Environmental Award” e, ovviamente, la “Green Personality of The Year”.
“Dal 2008 abbiamo adottato un rigoroso programma di business sostenibile – dichiara felice Carlo De Biasi, che fa parte anche del Comitato tecnico-scientifico del Progetto Tergeo -. Ora, come avviene da anni, è chiaro a tutti che il rispetto e la cura per l’ambiente sono totalmente parte della cultura e della filosofia della Casa Vinicola Zonin, e ciò ci conferma un’azienda leader anche in questo campo.”
Carlo De Biasi è nato a Trento nel 1968. Dopo aver conseguito il diploma di Enotecnico presso l’Istituto di San Michele a/A e la Laurea in Scienze Agrarie presso l’Università di Milano, ha iniziato la sua carriera lavorando con l’Istituto di Michele all’Adige, dove ha curato progetti di zonazione vitivinicola, fondamentali per la comprensione del delicato rapporto tra la qualità del vino e le potenzialità del terroir. Questa abilità specialistica gli è stata totalmente riconosciuta ed apprezzata, quando gli è stato conferito il Premio Avanzi e il Premio Internazionale G. Morsiani per l’Enologia e la Viticoltura. Nel 1999 ha assunto il ruolo di Chief Agronomist di Casa Vinicola Zonin: questa destinazione professionale molto “naturale” gli ha dato nel tempo l’opportunità di lavorare in varie tenute e territori, affrontare e studiare diverse situazioni di viticoltura, sempre concentrandosi sulle pratiche sostenibili.