Di Adriano Del Fabro
“Realizzare la Casa e riempirla di contenuti, con l’obiettivo di rivendicare con orgoglio le radici regionali del Prosecco”. Così la presidente della Regione Friuli Vg, Debora Serracchiani, a Prosecco sul Carso Triestino, dove ha visitato gli spazi nei quali verrà realizzata la Casa del Prosecco, che servirà per la promozione dell’agricoltura, dell’economia e del turismo locali.
La struttura, prevista dal Protocollo sul Prosecco Doc – sottoscritto nel “lontano” 2010 dal Mipaaf, dalla Regione Fvg e da diverse associazioni di agricoltori – verrà edificata nel cortile della locale Trattoria Sociale – Drustvena Gostilna.
La visita di Serracchiani, accompagnata dall’assessore regionale alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli, dal sindaco di Trieste, Roberto Cosolini e dal presidente della Cciaa di Trieste, Antonio Paoletti, è avvenuta a pochi giorni dalla decisione del Consiglio regionale del Friuli Vg di fine luglio di destinare, in sede di assestamento di Bilancio 2015, 200 mila euro per la realizzazione della menzionata struttura. I promotori dell’iniziativa dispongono ora di complessivi 400 mila euro e potranno quindi partire con i lavori. La consegna di un primo lotto della Casa è prevista già nel 2016.
“La Casa del Prosecco – ha spiegato Serracchiani – rappresenta una grande opportunità per la promozione del territorio e come tale si accompagna agli altri indirizzi delle Politiche per lo sviluppo dell’agricoltura regionale: le misure a favore dei giovani agricoltori, l’apposito Fondo di rotazione e il Psr, che verrà approvato in sede europea nei prossimi giorni”.
Evidenziando gli interventi della Regione per la sistemazione dell’area dei pastini sotto il Ciglione Carsico, la presidente Serracchiani ha rassicurato gli agricoltori di voler semplificare le regole su un territorio sul quale gravano ancora tanti vincoli che ostacolano lo sviluppo del settore primario. “Cerchiamo di attuare l’Accordo sottoscritto e risolvere, in dialogo con la Commissione Europea e il Ministero, il problema dei vincoli nelle zone protette”, ha precisato la presidente.
“Gli agricoltori del Carso – ha affermato Shaurli – hanno davanti a sé diverse sfide che devono affrontare: quella di un’agricoltura in un territorio difficile con prodotti di nicchia e quella relativa allo sviluppo nel segno della multidisciplinarietà, quindi in collegamento con il turismo e la valorizzazione del paesaggio”. Rimarcando come anche il Mipaaf debba fare la propria parte in merito ai finanziamenti previsti dal Protocollo, l’assessore Shaurli ha evidenziato il fatto che troppo spesso, in regione, si parla del Prosecco solo in termini negativi, dimenticando quelli positivi, caratterizzati dalla straordinaria opportunità rappresentata dalla valorizzazione della storia e dell’identità territoriale.