Sono state ufficializzate e riconosciute con decreto ministeriale le funzioni “erga omnes” per il Consorzio del Soave nei confronti di tutti i produttori che utilizzano le denominazioni Soave Doc, Recioto di Soave Docg, Soave Superiore Docg.
Le nuove funzioni di tutela, vigilanza e promozione sono state attribuite dal Ministero delle Politiche Agricole sulla base di quanto previsto dalla nuova Ocm Vino, in considerazione dell’ampia rappresentatività dell’organismo consortile (l’80% dei produttori di Soave).
Immediato il risvolto pratico: le attività di tutela, promozione, valorizzazione e vigilanza dovranno essere sostenute da tutti i produttori che si fregiano della denominazione del Soave e non solo da parte di coloro che sono soci del Consorzio, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 61/2010.
Cambia quindi in maniera forte il ruolo del consorzio, come si legge in un comunicato dell’ente, non più solo espressione di un gruppo di produttori soci, che se sufficientemente rappresentativi delineano le politiche della denominazione, ma un vero e proprio tavolo di sintesi per organizzare e coordinare l’attività delle diverse categorie interessate alla produzione e commercializzazione della doc.
Il forte cambiamento strutturale del ruolo dei consorzi di tutela italiani permetterà di avanzare proposte di disciplina e governo delle denominazioni e di attuarle nell’intersesse più generale di tutti gli utilizzatori delle DOC, che da adesso in poi saranno sempre più intese come patrimonio collettivo da difendere e proteggere nell’interesse delle migliaia di aziende che vi sono coinvolte.