E’ l’Arizona lo Stato americano che ha visto crescere maggiormente i consumi di vino negli ultimi anni. Dal 2004 al 2010, infatti, lo Stato del Sud-Ovest degli Usa ha raddoppiato i volumi di vendita, passando da un consumo di 3,3 milioni di casse a 6,6 milioni, con un progresso misurato in termini di crescita cumulata del 12%. Percentuale che fa impallidire gli Stati in cima alla lista per consumi di vino, California, Florida e New York, accomunati da una crescita del 2%.
Anche a livello di vini importati, l’Arizona, insieme alla California, mostra il tasso di crescita più forte all’interno dei 20 Stati più “import oriented”, con una crescita nei sei anni del 3%, per un volume di oltre 1 milione di casse. Oggi gli abitanti dello Stato con capitale Phoenix (6,3 milioni) hanno un consumo pro capite di 14 litri, 1 litro in meno rispetto a New York e il doppio dei texani, con una crescita cumulata del 2%.
Del milione di casse di vino importato vendute nel 2010 in Arizona, il grosso è costituito da vini fermi (972.000 casse), seguite da spumanti (62.000), e con quote risibili da vermut e fortificati. La quota dei vini d’importazione sul totale venduto è pari nel 2010 al 16%, contro il 15% del 2004, mentre è all’1,4% il peso sul totale import nazionale, che nel 2010 è assommato a oltre 74 milioni di casse, che a loro volta costituiscono il 24% del totale vino consumato in America.
Fonte: Adams Wine Handbook 2011