Bruxelles, 24 novembre 2016 – Domenico Zonin, past president di Unione Italiana Vini, è stato confermato per il prossimo triennio alla vicepresidenza del Comité Européen des Entreprises Vins (CEEV), l’organizzazione che raccoglie le associazioni dei produttori vitivinicoli di tutta Europa (23 organizzazioni in rappresentanza di migliaia di imprese che esprimono oltre il 90% dell’export europeo di vino). Conferma arrivata dall’assemblea generale del CEEV anche per il presidente francese Jean-Marie Barillère e l’altro vicepresidente, l’anglo-portoghese George Sandeman.
“Questa conferma è il riconoscimento del lavoro e dell’impegno svolto da Domenico Zonin in sede europea – ha dichiarato Antonio Rallo, presidente di Unione Italiana Vini – e la testimonianza del peso crescente che la nostra Confederazione ha acquisito a livello internazionale”.
“Ringrazio i colleghi europei per aver rinnovato la loro fiducia nei miei confronti – ha dichiarato Domenico Zonin appena uscito dall’assemblea del CEEV -. Abbiamo davanti impegni molto importanti per il futuro della vitivinicoltura europea dove l’Italia e l’Unione Italiana Vini potranno giocare un ruolo decisivo. Abbiamo costruito, in questi ultimi anni, una presenza del nostro Paese nelle sedi internazionali che oggi ci permette una interlocuzione diretta con i centri decisionali della politica ormai spostati su Bruxelles. Per questo il ruolo autorevole che UIV, attraverso la mia vicepresidenza, ha consolidato nell’organizzazione che rappresenta il vino europeo, costituisce un presupposto di sviluppo del vino europeo ed italiano di grande importanza”.
Due sono i principali dossier che oggi attendono il rinnovato board di presidenza del Ceev: “La rettifica del sistema autorizzativo – ha proseguito Zonin – che rischia di ingessare lo sviluppo produttivo mettendo a repentaglio la conquistata competitività dei vini europei e la grande sfida della PAC post-2020. Abbiamo avuto preziose rassicurazioni nel nostro ultimo incontro di UIV a Bruxelles sul mantenimento della specificità del vino e la difesa dell’OCM nella prossima PAC, ma non basta. La battaglia sul budget che la Comunità Europea riserverà all’agricoltura, ed al vino in particolare, è decisiva, e ci dobbiamo arrivare con un Comitè Vins forte e compatto. Noi spenderemo in tal senso tutto il nostro peso politico”.
L’occasione del primo confronto politico di alto livello è già programmata: Il 15 dicembre la presidenza del CEEV incontrerà direttamente il Commissario Europeo all’agricoltura, Phil Hogan.