In linea con quanto visto per il totale export nazionale (vedi il dettaglio), anche la dinamica esportativa regionale segna rallentamenti vistosi tra il primo e il secondo quarto dell’anno. Rallentano le regioni leader, come Veneto (da +7% a +5%), Piemonte (4 punti in meno di crescita), Toscana, che passa da +3% di marzo a -1% di giugno. Stabile, in senso positivo, il saldo del Trentino Alto Adige (+6%), mentre all’opposto la situazione emiliano-romagnola, che conferma il -20% abbondante.
Migliora la situazione della Lombardia (+5%), così come quella abruzzese, che guadagna circa due punti di aumento da un trimestre all’altro. Non brillanti le situazioni delle due grandi regioni del Sud: a una Puglia che dimezza i ritmi di crescita, si contrappone una Sicilia che invece non riesce a schiodarsi da una situazione paludosa.
Rallentano vistosamente, pure rimanendo in terreno positivo, le Marche (-5 punti percentuali di differenziale tra marzo e giugno), mentre peggiora l’andamento già negativo del Lazio.
Fonte: Corriere Vinicolo su dati Istat