Nelle 52 settimane al 4 gennaio 2014 le private label hanno dominato le vendite di Prosecco nel mercato off trade UK, raggiungendo in un anno un fatturato di £ 95.375.751 e facendo segnare una crescita in valore, anno su anno, del 90%. L’ha rilevato uno studio finanziato dal produttore di Champagne Lanson, si tratta del Lanson International’s 2014 Champagne Category Report (ne avevamo già parlato qui, in merito alle vendite di Champane in UK).
Seguando il report sopracitato The Drink Business ha stilato una classifica delle dieci etichette più forti, includendo per errore anche Asti Moscato.
I marchi più forti sono quasi tutti in crescita anno su anno, tranne Martini (-28%) che tuttavia ha portato in 52 settimane un fatturato considerevole (£ 9,418,649).
Gli altri, da Borgo SanLeo a Oro Puro Superiore sono cresciuti a doppia cifra; cresce anche La Marca,+5%, al nono posto nella classifica generale stilata da The Drink Business se non si considera il Martini Asti inserito, come detto, per errore. Maschio cresce addirittura del 70% e Filippo Sansovino del 66%.
Le vendite anno su anno di Prosecco sono cresciute del 54%, e sono state da stimolo in Gran Bretagna a tutto il mercato off trade degli spumanti.
Gioco a parte, come già accennato, fanno le private label. Le etichette di proprietà dei supermercati prendono, raggruppate, il primo posto della classifica. Queste sono sicuramente d’aiuto alla fama dei nostri sparkling ma sicuramente ne influenzano il mercato, non sempre in positivo, soprattutto in UK dove, è stato detto da più parti, le offerte speciali hanno un grande appeal sui consumatori (…e se si tratta di marchi di proprietà supermercati hanno maggior libertà nell’abbassare i prezzi). A questo proposito The Drink Business ha raccolto il disappunto del produttore di Valdobbiadene Nino Franco, il quale ha affermato che le private label ostacolano le vendite di Prosecco premium.
FEB