Come si comportano Asti e Prosecco nel mercato russo, alle prese con profonde difficoltà economiche? Va innanzitutto detto che i due prodotti italiani, così diversi, sono percepiti dalla maggior parte dei consumatori russi come un gruppo unico, denominato “spumante italiano”. Ciò detto, all’atto dell’acquisto in realtà le differenze ci sono, eccome. L’Asti è più radicato nei consumi, perché incontra il palato russo più affine ai gusti dolci. I due grandi colossi internazionali, Bacardi-Martini e Campari (Mondoro e Cinzano) accentrano circa un terzo del mercato, con Martini Asti al primo posto nelle vendite, con una quota di mercato del 33,8% e oltre 3 milioni e 600 mila litri venduti, Mondoro Asti al 23,5% e Cinzano Asti al 15,7%. Dietro a questi leader, e ben distaccati, si trovano marchi più territoriali, importati da distributori con sede in Russia, come Canti, Tosti, Gancia e altri, con quote di mercato decisamente più piccole.
Il Prosecco si sta facendo largo, anche se in Russia il gusto per il vino secco deve ancora svilupparsi a pieno. È un must nelle liste dei ristoranti italiani più esclusivi, numerosi soprattutto nelle grandi città, tuttavia la maggior parte dei Prosecchi si vende ancora attraverso la grande distribuzione e di solito il consumatore medio non fa distinzione tra marchi e specifiche aziende, fatta eccezione per Martini, brand riconosciuto grazie alla diffusione dell’Asti. Ecco perché, analizzando le vendite del Prosecco, si nota un solo brand globale, Martini, che arriva a una quota di mercato del 28% (pari a 1 milione e 188 mila litri), e dietro di lui molti marchi con quote molto basse, sotto il 5%. Gli operatori sono convinti che ci siano due strategie per i produttori di Prosecco in Russia: inseguire volumi di vendita a prezzi più bassi, oppure costruire brand per puntare a un segmento di più alta qualità.
Il futuro del mercato del vino è tuttavia incerto, perché la crisi economica, le fluttuazioni del cambio del rublo e dello scenario politico rendono difficili le previsioni.
Nell’articolo integrale su Il Corriere Vinicolo n.29/2015 si trovano tutti i dati dei dieci marchi più diffusi di Asti e di Prosecco in Russia, con numero di litri venduti e quota di mercato. Ma anche interviste agli operatori del settore che danno la percezione soprattutto del mercato del Prosecco, ancora in assestamento.
L’autore dell’articolo è Anton Moiseenko, che vive e lavora a Mosca. Ha lavorato per oltre dieci anni nel business vitivinicolo, lato import, ed è consulente in comunicazione e columner sul mercato russo per Meininger’s Wine Business International, Harper’s Wine & Spirit e Wine Spectator. Wine Report Russia è il suo blog dedicato, in russo e inglese.
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