Un mancato accordo sul proseguimento del North American Free Trade Agreement (NAFTA) potrebbe compromettere in modo significativo il volume degli scambi tra Stati Uniti, Canada e Messico: questo il parere di alcuni esperti intervenuti alla convention annuale di New Ortleans della National Grain and Feed Association (vi riportiamo la notizia grazie al portale di notizie agricole e commerciali Western FarmPress).
Il Nafta fu siglato nel 1992, per poi entrare in vigore l’anno successivo, ma oggi sembra che sia messo in discussione da Donald Trump.
Secondo quanto dichiarato da John Murphy, Senior Vice President for International Policy dell’ U.S. Chamber of Commerce, il volume degli scambi tra i tre paesi, le cui economie sono oggi strettamente legate tra loro, vale circa 3,5 miliari di dollari al giorno. Si tratta di un accordo che certamente può essere migliorato, soprattutto perché scritto nell’era precedente a internet e all’e-commerce, ma si deve evitare in tutti i modi che venga sostituito da singoli accordi bilaterali degli Stati Uniti con Messico e Canada, che sarebbero sicuramente meno vantaggiosi per le parti.
Si tenga presente a questo proposito che il Naftà ha favorito in modo non marginale il settore dell’agricoltura statunitense: l’export di prodotti agricoli dagli Stati Uniti verso Canada e Messico è, infatti, quadruplicato dal 1993 al 2015, passando da 8,9 miliardi a 38,6 miliardi di dollari.
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