A quanto si apprende da fonti ministeriali, il ministro Mario Catania porterà in Consiglio dei ministri il decreto recante lo schema di piano dei controlli per i vini Dop e Igp. Non verranno quindi prese i considerazione le rimostranze (piuttosto dure) dell’assessore veneto all’Agricoltura, Franco Manzato, che aveva fatto saltare l’accordo in Conferenza Stato-Regioni del 10 maggio.
Come avevamo raccontato sul Corriere Vinicolo, i dubbi del Veneto sui controlli sistematici anche per i vini Igp avevano aperto una spaccatura anche all’interno della filiera, che aveva cominciato a dividersi sull’opportunità di andare in fondo con tutto il pacchetto normativo, auspicando (Coldiretti e cooperazione) una pausa di riflessione.
Di questo parere evidentemente non è il ministro, con tutto lo staff che ha lavorato per un anno e mezzo al decreto, a partire dall’Ispettore generale capo Giuseppe Serino.
Soddisfazione per la decisione esprime l’Unione Italiana Vini, il cui presidente, Lucio Mastroberardino, ha incontrato proprio ieri Catania per sottoporre nuovamente l’esigenza di avere un piano strutturato anche per le Igp.
Aggiornamento delle 17.30: il Consiglio dei ministri ha autorizzato Catania a “emanare il decreto, sul quale non è stata raggiunta l’intesa In Conferenza Stato-Regioni, al fine di rendere operativi i controlli di vini Dop e Igp in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, in conformità alle normative comunitarie. E’ quanto si legge nel comunicato diffuso al termine del Cdm di oggi, 7 giugno.