L’evoluzione è già avvenuta e dal 2007 al 2012 il 47% della popolazione, circa 24,6 milioni di consumatori in crescita del 7% rispetto al 2010 – è diventata multicanale, cioè vive il processo di acquisto e la relazione con la marca attraverso più punti di contatto e con un maggior coinvolgimento. Ne emerge un’utenza caratterizzata da un alto grado di maturità e consapevolezza e che apprezza l’approccio multicanale strategico che sempre più aziende stanno adottando, ottenendone enormi benefici.La multicanalità non è un tema esclusivo delle nuove generazioni e i dati lo dimostrano: nel 2010 sono state registrate quasi 700.000 persone over 54 utilizzatrici abituali di molteplici strumenti di comunicazione. Il campione di utenti analizzato può essere segmentato in più parti. Gli utenti definiti Reloaded, che mostrano un maggiore coinvolgimento nel processo di acquisto e una buona propensione ad attivarsi in prima persona verso le imprese, per segnalare elementi di miglioramento dell’offerta o partecipare attivamente ad alcune scelte aziendali, come lo sviluppo di nuovi prodotti, le attività di marketing e comunicazione e l’assistenza clienti, sono aumentati del 4,4% (da 5,5% nel 2007 al 9,9% del 2011); mentre quelli cosiddetti Open Minded, che pur essendo multicanale mantengono un ruolo meno partecipativo a parità di device posseduti e fruizione dei media, aumentano di 4,5 punti percentuali raggiungendo il 14,7% della totalità del campione. Si riducono di ben 4,5 punti gli utenti indifferenti alla multicanalità dell’informazione. Di grande importanza, nelle scelte del marketing mix aziendale, è il ruolo che negli ultimi anni hanno ricoperto i media nell’orientamento agli acquisti del consumatore. L’analisi del processo d’acquisto si caratterizza sempre di più come una “despecializzazione dei canali”: ciascun canale, infatti, non svolge più una funzione specifica, ma risponde a un ventaglio sempre più ampio di esigenze del consumatore. Come si evidenzia dal grafico la televisione (37%) è il mezzo mediatico che incide maggiormente sulle scelte di acquisto e consumo per le due categorie di utenti, seguita dai punti vendita (22%) e da internet (11%).
L’intera rubrica dedicata ai Media Highlights, realizzata in collaborazione con MEC, è stata pubblicata sul Corriere Vinicolo n° 16 del 23/4/2012