Anticipo dei termini di presentazione delle dichiarazioni di vendemmia e produzione al 15 dicembre ma, ancora per quest’anno, mantenimento della modulistica attuale: con una nota informale agli esponenti della filiera, il dirigente del Settore vitivinicolo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Michele Alessi, ha comunicato che, nelle more di approvazione del nuovo decreto relativo alle denunce di vendemmia e produzione in discussione da mesi presso il Dicastero di via XX settembre ed oggi al vaglio della Stato-Regioni, per la prossima vendemmia l’orientamento del Ministero sarà quello di anticipare alla metà di dicembre il termine ultimo per la presentazione delle denunce mantenendo invariata la modulistica.
“Lo schema di decreto è stato inviato alla Conferenza Stato Regioni – si legge nella nota – e, considerato che non si conoscono ancora i tempi tecnici necessari per la sua approvazione e successiva pubblicazione, si anticipa che per la prossima campagna 2015-2016 rimarranno invariate le modalità di presentazione delle dichiarazioni, ossia quelle disposte dalla circolare Agea. Tuttavia, i termini per la presentazione della dichiarazione di vendemmia e di produzione sono invece anticipati al 15 dicembre 2015. A partire dalla campagna 2016-2017 entrerà a regime il nuovo sistema dichiarativo previsto dallo schema di decreto, con i termini fissati al 30 ottobre per la dichiarazione di vendemmia e al 15 dicembre per la dichiarazione di produzione”.
La comunicazione informale, in parte inattesa, ha sollevato qualche polemica nella filiera rianimando alcune differenze di posizione che nel confronto con il Ministero sembravano essersi ricomposte. “Noi metteremo tutto il nostro peso politico per supportare il Ministero ad andare avanti con decisione nella strada intrapresa – ha dichiarato Paolo Castelletti, Segretario Generale dell’UIV – Siamo totalmente d’accordo con la nota del dr. Alessi perché segue il percorso scaturito dopo quasi un anno di confronto sia nella filiera che con le Regioni”. Ma per passare dalla nota informale alla circolare ufficiale, serve ancora qualche giorno. Giulio Somma