Le ultime previsioni diffuse dall’Oiv, durante la conferenza stampa tenutasi ieri 28 ottobre a Parigi, indicano una produzione globale 2013 di circa 281 milioni di ettolitri. Si tratta del +9% rispetto al 2012 e di un volume vicino a quello raggiunto nel 2006 ma che dovrebbe arrivare da una superficie vitata meno estesa rispetto a quella registrata sette anni fa, -300mila ettari e -15mila ettari nel 2013 sul 2012 (per l’evoluzione delle superfici vitate e della produzione globale di vino negli ultimi dieci anni si veda qui la sezione statistiche del nostro portale).
Per quanto riguarda la sola Unione Europa si dovrebbero raggiungere quest’anno circa 164 milioni di ettolitri, con aumenti a volte molto significativi rispetto allo scorso anno. Le stime per la Spagna parlano, infatti, di un +23% (e produzione di circa 40 milioni di ettolitri), Francia e Portogallo danno a prevedere un +7% mentre l’aumento percentuale più significativo dovrebbe giungere dalla Romania, dove la produzione 2013 è in crescita del 79% rispetto al 2012 e si aggira intorno ai 6 milioni di ettolitri. Per quanto riguarda l’Italia si prevede invece una sostanziale stabilità: +2% e 44,9 milioni di ettolitri.
Al di fuori dell’UE tutti i Paesi hanno registrato una crescita di produzione significativa. Gli Stati Uniti hanno prodotto 22 milioni di ettolitri, il Cile ha fatto registrare un nuovo record con 12,8 milioni di ettolitri, e anche l’Argentina, dopo un deludente 2012, ha incrementato il volume del 22% per un totale di circa 15 milioni di ettolitri.
Record di produzione anche in Nuova Zelanda, 2,5 milioni di ettolitri.
Sebbene inoltre non si possa dire che il settore vino abbia avuto una ripresa dopo la crisi economica del 2008, bisogna però notare che le stime di consumo mondiale suggeriscono un consolidamento della domanda grazie all’estensione geografica dei mercati dei nuovi paesi consumatori. Per il 2013 Oiv prevede consumi a livello globale per 245 milioni di ettolitri e dunque una ripresa della domanda sul 2012, con un gap tra produzione e consumi di circa 35,7 milioni di ettolitri.
La conferenza stampa di ieri è stata inoltre occasione per fare il punto sul commercio internazionale di vino. Nel 2012 il mercato mondiale, considerato come somma di tutte le spedizioni da parte di tutti i paesi esportatori, ha raggiunto 102,2 milioni di ettolitri mentre le importazioni mondiali sono state di 97,9 milioni di ettolitri. Nel corso del primo semestre 2013 il volume del mercato globale di vino è ulteriormente sceso, vi è stata tuttavia una crescita in valore, anche se con un tasso inferiore rispetto agli anni passati: gli effetti dello scarso raccolto 2012 dell’emisfero Nord continuano dunque a farsi sentire.
Sono vino in bottiglia e spumanti ad avere la fetta maggiore negli scambi internazionali.
I primi 11 paesi esportatori contano per il 90% negli scambi globali mentre i primi 23 acquirenti rappresentano, nel mese di giugno di quest’anno, il 91% delle importazioni. Gli Usa hanno superato l’UK come primo importatore mondiale.
Per quanto riguarda invece le importazioni in termini di valore, l’UE rappresenta ancora quasi la metà del commercio mondiale di vino, ma le regioni che crescono più velocemente sono quest’anno il Nord America e il l’area Australia-Nuova Zelanda, seguita dall’Europa non UE.