“Per quest’anno, anche i vitigni di Glera piantumato e non rivendicabile come Prosecco potranno fregiarsi della denominazione Prosecco Doc». Lo ha annunciato l’assessore alle Risorse agricole del Friuli Venezia Giulia, Cristiano Shaurli, evidenziando il contenuto della relativa delibera approvata recentemente dalla Giunta regionale.
“Trattasi di un provvedimento eccezionale – ha spiegato Shaurli – assunto di concerto con la filiera vitivinicola, il Consorzio di tutela del Prosecco Doc e in analogia con quanto in corso di adozione anche dalla Regione Veneto”.
Sottolineando come i 3.000 ulteriori ettari dedicati al Prosecco Doc e distribuiti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia potranno sviluppare la propria potenzialità solamente in futuro, Shaurli si è soffermato su una scelta motivata dalla volontà “di rendere trasparente il mercato, evitando pericolose tensioni nel momento in cui si prevedono evoluzioni positive caratterizzate da un 20% di crescita della domanda quando sono già stati superati i 3,2 milioni di ettolitri di produzione, 70% della quale è rivolta all’estero con richieste in costante aumento dal Nord America e dalle aree anglosassoni”.
In Friuli Venezia Giulia viene prodotto circa il 20% del Prosecco Doc (su 3.750 ettari di superficie), mentre la rimanente parte è coltivata in Veneto, per un totale di 20.250 ettari.
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