di Adriano Del Fabro
La viticoltura del Carso rilancia la sua identità, che si potrà affermare ulteriormente anche in chiave internazionale attraverso l’attivazione della Doc transfrontaliera del Terrano rispetto alla quale è stato compiuto un importante passo avanti, con un sostanziale accordo sul disciplinare tra i viticoltori del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia. Lo ha affermato l’assessore regionale alle Risorse agricole e forestali del Fvg, Cristiano Shaurli, intervenendo, a Portopiccolo di Sistiana (Trieste), al convegno di apertura di “Teranum, vini rossi del Carso”, un evento degustativo al quale hanno partecipato 33 produttori dell’area.
Le assise erano incentrate proprio sulla storicità del Terrano, vino del Carso senza confini, che si è sviluppato all’interno del comprensorio turistico di Sistiana. Nel suo intervento, Shaurli si è richiamato alla lettura recente di un vocabolario di dialetto veneziano, nel quale si legge che i veneziani distinguevano tra il vino “navigato”, quello che arriva da terre lontane attraversando i mari, e il Terrano, un “vino che nasce tra noi”. Un vino, che deve il nome, come sostenuto dal ricercatore Fulvio Colombo, proprio dalla sua stretta connotazione con il territorio nel quale viene prodotto, carsico, sassoso e dal quale ricava un carattere forte e robusto, che lo fa apprezzare da parte dei degustatori. La rinnovata attenzione dei gourmet e degli appassionati, anche sui mercati internazionali, per questo vino considerato di nicchia, per le sue caratteristiche, ha spinto la Regione, come ha affermato l’assessore, a favorire la costituzione di una Doc internazionale che abbracci, con un unico disegno di promozione del territorio, le realtà di produzione dell’Italia e della Slovenia. E valorizzi, com’è stato ribadito nel convegno, il suo territorio di appartenenza alla sua appartenenza al territorio. «Se il Terrano – ha detto Shaurli – da vino del territorio diventato Terrano, il vino che è solo di questo territorio, è perché nasce dalle rocce del Carso, ed è lambito dal mare: queste caratteristiche non sono italiane o slovene, ma rappresentano l’essenza stessa del Carso».