La Gen Z italiana beve ancora (e condivide sui social), secondo CGA by NIQ

Dallo studio OPUS emerge un rapporto variegato tra “Post-Millennials” e il consumo di bevande alcoliche. Solo il 24% dei giovani italiani dichiara di aver ridotto le quantità rispetto a un anno fa. I cocktail sono preferiti alla birra ed è forte il desiderio di condividere sui social e provare gusti nuovi.

Data:

June 27, 2025

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La Gen Z italiana beve ancora (e condivide sui social), secondo CGA by NIQ

I giovani italiani appartenenti alla Generazione Z – quella dei nati tra la metà degli anni Novanta e la prima metà degli anni Dieci del nuovo secolo – sono orientati alla moderazione nel consumo di bevande alcoliche ma non la ignorano. Questo quanto suggerisce la nuova edizione dell’On Premise User Survey (OPUS), indagine globale di CGA by NielsenIQ che ha esplorato le abitudini di consumo nel fuori casa.

Dalle recenti interviste condotte da CGA emerge che in Italia solo il 24% dei giovani nati tra il 1997 e il 2012 ha dichiarato di aver ridotto il consumo di alcol rispetto all’anno precedente. La maggioranza dei rispondenti (il 46%) mantiene stabili le quantità; il 13% consuma più di prima e il 17% non beve affatto. Una fotografia che secondo gli analisti smentisce la narrazione della cosiddetta “generazione sobria” e mostra un rapporto più articolato, in cui si alternano moderazione e occasioni conviviali, anche attraverso pratiche come lo zebra striping, cioè il consumo alternato di drink alcolici e analcolici nella stessa serata.

Fra le bevande alcoliche quelle preferite sono i cocktail (46%) che superano la birra (37%), ed è significativo anche il fatto che le alternative No/Low alcol siano scelte dal 17% degli appartenenti alla Gen Z, percentuale ben superiore al 9% della media nazionale.

Secondo OPUS, inoltre, è significativo che tra i Post-Millennials vi sia una tendenza marcata alla curiosità verso nuovi gusti (lo ha dichiarato il 51% dei rispondenti italiani) e anche una forte influenza nelle scelte dei prodotti in base alla loro immagine: quasi la metà dei giovani sceglie infatti cosa bere in base alla “instagrammabilità” del drink. Tre giovani su cinque inoltre si lasciano ispirare dai contenuti pubblicati sui social da amici e follower sia per la scelta delle bevande che per la scelta dei locali. La Gen Z è infatti anche protagonista del consumo nel fuori casa. In Italia, l’82% frequenta settimanalmente bar, ristoranti e caffè, una percentuale superiore alla già elevata media globale (72%).

“Nonostante la percezione diffusa di una ‘generazione sobria’, i giovani della Gen Z mostrano un rapporto con il consumo di alcol pressoché in linea con quello delle altre generazioni, mantenendo un equilibrio tra moderazione e occasioni di socialità – ha commentato Beatrice Francoli, Sales Account Development di CGA by NIQ – Connessa, curiosa e attenta all’estetica, la Gen Z sta al tempo stesso ridefinendo le dinamiche del bere fuori casa. Per continuare a coinvolgerla è essenziale comprendere le sue abitudini, valorizzare l’esperienza nei locali e saper raccontare prodotti che siano autentici, innovativi e soprattutto pensati per essere condivisi sui social media”.

FEB

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Ultimo aggiornamento: June 27, 2025 7:25 AM