Il vino beneficia del grande sviluppo dell’industria turistica regionale, con una domanda in forte crescita sia nella capitale Kunming, sia nelle altre principali città. Continuiamo il nostro viaggio tra le province cinesi andando ad analizzare il promettente mercato dello Yunnan. La provincia dello Yunnan si trova lungo il confine di sud-ovest della Cina e copre una superficie di 394 mila kmq dove vivono oltre 46 milioni di persone. Un territorio più grande dell’Italia, che presenta una straordinaria varietà di paesaggio, clima e popolazione (vi abita un terzo delle minoranze etniche della Cina). Lo Yunnan si può suddividere in tre principali aree geografiche: - la parte nord-occidentale al confine con il Tibet; - l’area centrale occupata da altipiani e colline attraversati da tre dei maggiori fiumi asiatici (Fiume Azzurro, Salween e Mekong) in cui si trova la capitale Kunming; - la parte meridionale al confine con Vietnam, Laos e Birmania, dove si trova il 9% dell’intero patrimonio forestale cinese. Potendo beneficiare delle politiche di sviluppo intraprese dal governo di Pechino nei confronti delle province occidentali, negli ultimi anni l’economia dello Yunnan è cresciuta notevolmente e ha inoltre incrementato i rapporti commerciali con i Paesi confinanti, con cui storicamente ha sempre conservato legami più stretti rispetto ai centri del potere cinese, distanti migliaia di chilometri. Un’economia in crescita Secondo lo Yunnan Statistics Bureau, nel primo semestre del 2013 il prodotto interno lordo ha raggiunto i 464 miliardi di rmb (56 miliardi di euro) con una crescita del 12,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un tasso di crescita superiore di 4,8 percentuali rispetto alla media nazionale del periodo. A confermare la buona crescita dell’economia dello Yunnan vi è il dato sul valore totale degli investimenti dei capitali fissi che nel 2012 ha raggiunto i 700 miliardi di rmb (circa 85 miliardi di euro). Una crescita che ha riguardato tutti i settori economici, con un contributo maggiore arrivato dal settore industriale (+14,3%) e da quello terziario. Quest’ultimo (il 40% del Pil provinciale) ha potuto beneficiare del forte traino rappresentato dall’industria turistica, la più importante e florida della Cina occidentale, con un income che nel 2012 ha superato i 20 miliardi di euro, registrando +31,2% rispetto all’anno precedente. I turisti stranieri che hanno visitato lo Yunnan nel 2012 sono stati 4,6 milioni, con una crescita del 15,8% rispetto al 2011. Si prevede che nell’anno in corso supereranno i 4,8 milioni di unità con un income di oltre 25 miliardi di euro. Nell’ultimo decennio sono stati operati massicci investimenti per la costruzione di infrastrutture turistiche ed oggi la provincia può vantare il maggior numero di hotel di qualità di tutto il West cinese. Le città su cui investire Nello Yunnan vi sono 11 città che superano i 2 milioni di abitanti. Oltra alla capitale Kunming, di cui parleremo in un focus dedicato, vi sono almeno cinque località a cui guardare commercialmente, di cui tre, in particolare, esercitano un forte richiamo sui turisti cinesi e stranieri e quindi risultano interessanti per la presenza diffusa di alberghi e ristoranti di ottimo livello. La città di Dali (3,6 milioni di abitanti) si trova a circa 350 chilometri ad ovest di Kunming: sorge a ben 2.500 metri sopra il livello del mare ed è circondata da incantevoli paesaggi che fanno da cornice alle sue ricchezze artistiche, come le famose Tre Pagode. L’abbondanza di risorse idriche e la purezza di alcune sorgenti hanno convinto il gruppo danese Carlsberg ad investire in un birrificio da 15 milioni di ettolitri di produzione l’anno proprio in questa zona. La nuova fabbrica di birra, che sarà operativa nel 2015, utilizzerà tecnologia di livello mondiale e si proporrà come esempio di azienda ecosostenibile. Altre due città turistiche molto interessanti in cui affacciarsi commercialmente sono Lijiang, 500 km a nord ovest di Kunming, che nel 1998 è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità grazie allo splendore e allo stato di conservazione della città vecchia; e Zhongdian (170 chilometri a nord di Lijiang) ribattezzata all’inizio del nuovo millennio Shangri-La, dal momento che si è scoperto essere il luogo più simile a quello raccontato nel celebre romanzo di James Hilton “Orizzonte Perduto”. Vi sono poi due città industriali con un mercato consumer in forte crescita. Qujing, la seconda città più popolosa dello Yunnan con circa 6 milioni di abitanti che si trova nella parte orientale della provincia, a 160 km da Kunming; e Yuxi, città di 2,5 milioni di abitanti situata 90 chilometri a sud della capitale, sede della multinazionale del tabacco Hongta Group, il più grande produttore di sigarette del Paese. Le opportunità per il vino italiano… Il mercato del vino ha beneficiato del grande sviluppo dell’industria turistica regionale, con una domanda in forte crescita sia a Kunming così come nelle principali città. Per quanto riguarda i vini importati, le statistiche parlano di un incremento di oltre il 30% registrato nell’ultimo anno e, sebbene sia ancora un mercato giovane i wine lovers sono in costante aumento, soprattutto nella capitale. I vini italiani si stanno pian piano guadagnando il loro posto al sole nel mercato dello Yunnan, sebbene la domanda riguardi ancora soprattutto vini di fascia bassa. Abbiamo intervistato alcuni importatori locali che ci hanno confessato che il nostro vino necessiterebbe di un maggiore accompagnamento promozionale da parte delle aziende, vista anche la mancanza di un evento fieristico di rilievo nella provincia che finisce per penalizzare i vini meno conosciuti tra i consumatori e con un prezzo medio-alto. …e la concorrenza del vino locale Grazie a condizioni climatiche favorevoli e terreni adatti alla coltivazione della vite, lo Yunnan si è ritagliato recentemente un posto importante nella produzione vinicola cinese. È indicativo che Moet Hennessy, la divisione wine&spirit della multinazionale francese del lusso LVMH, ha recentemente investito oltre 15 milioni di euro nella creazione di una cantina vinicola nella regione di Deqin (Shangri-La) in joint venture con Vats Group. Co, un locale produttore di liquori. Decisione che rientra nella strategia aziendale di consolidare la propria presenza in Cina investendo sui territori più vocati alla coltivazione della vite (proprio recentemente è stata inaugurata un’azienda nella provincia autonoma di Ningxia per la produzione di spumanti). La neo azienda vinicola si trova a un altitudine di ben 2.400 metri sul livello del mare e copre 30 ettari vitati a Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc: l’ambizione (neanche troppo nascosta) è quella di vinificare in futuro i migliori vini rossi di tutta la Cina. Mercato per grandi e (soprattutto) piccole cantine Quello dello Yunnan è un mercato giovane da affrontare con una strategia sul medio lungo termine, adatto sia alle grandi aziende del vino italiano già presenti nelle città di primo livello che vogliono espandere il proprio brand anche nell’estremo ovest cinese, sia alle piccole cantine che non hanno un numero elevato di bottiglie da destinare al mercato e che possono trovare distributori locali in grado di gestire piccole quantità di prodotto. Per queste ultime, in particolare, la soluzione che reputo più interessante è quella di consorziarsi con altre piccole aziende italiane e aprire un Ufficio di Rappresentanza nella capitale Kunming (di cui parleremo in un prossimo focus), per poi muoversi con azioni commerciali e promozionali nelle principali città turistiche della provincia. Una soluzione che, come già sottolineato in altri articoli, può essere addirittura più economica di una fiera a Shanghai o Pechino, ma che dà la possibilità di affrontare il mercato cinese in maniera più efficace.Le etichette importate sono cresciute del 30% nell’ultimo anno, attenzione però alla concorrenza locale. Questa provincia infatti si è ritagliata recentemente un posto importante nella produzione vinicola cinese...
10 febbraio 2014 | a cura di Massimo Ceccarelli
Unione Italiana Vini soc coop
C.C.I.A.A. Milano Repertorio Economico Amministrativo n. 333340 – Cod. Fisc. N. 00868400151 – P. I. IT 00868400151
UNIONE ITALIANA VINI Confederazione
Cod. Fisc. N. 97133460580
Milano
Verona
Laboratorio Centrale:
Viale del Lavoro 8 (piazzale Fiera)
37135 Verona
tel. 045 8200901
fax 045 8231805
Roma
AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE, CONSULENZA, FINANZIAMENTI E GIURIDICO
Via Enrico Fermi, 18
37135 VERONA
© Copyright 2021 – UNIONE ITALIANA VINI soc coop
Powered by ADVEPA COMMUNICATION S.r.l.