Francia, vendemmia 2025 stimata a 40-42,5 milioni di ettolitri secondo Agreste
La produzione viticola francese 2025 è attesa tra 40 e 42,5 milioni di ettolitri, secondo le prime previsioni Agreste. In rialzo rispetto ai 36,26 milioni del 2024 e in linea con la media 2020-2024 (42,87 milioni). Recuperi in Champagne, Bourgogne, Loira e Charentes; più contenuti a Bordeaux, Sud-Ovest e Languedoc-Roussillon
August 29, 2025
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Francia, vendemmia 2025 stimata a 40-42,5 milioni di ettolitri secondo Agreste
Le più recenti previsioni vendemmiali per la Francia, redatte e pubblicate da Agreste, ufficio statistico del francese Ministère de l’Agriculture et de la Souveraineté Alimentaire , aggiornate al primo agosto ultimo scorso, indicano che la produzione viticola francese 2025 sarà compresa tra 40 e 42,5 milioni di ettolitri, in crescita del 10-17% rispetto ai 36,26 milioni del 2024. Il dato riporterebbe i volumi vicini alla media quinquennale, pari a 42,87 milioni di ettolitri. Fonte di questi, e dei seguenti dati, il bollettino Infos Rapides Viticulture 01/04 - Aout 2025 N° 98; si tratta naturalmente di stime provvisorie.
Il 2025 potrebbe dunque essere un anno di discreto recupero produttivo dopo la scarsa vendemmia 2024.
L'inizio estate caldo e secco ha, infatti, ridotto la pressione delle malattie della vite e, a differenza di quanto avvenuto nella stagione precedente, non si sono registrati eventi climatici gravi. In questo quadro, la ripresa produttiva riguarda soprattutto Champagne, Bourgogne, Valle della Loira e Charentes, dove il vigneto si presenta in buona salute e con un andamento vegetativo precoce.
La Bourgogne beneficia di una fioritura anticipata e di condizioni meteo generalmente favorevoli, anche se con qualche danno da grandine, mentre il Beaujolais resta più penalizzato da coulure, mildiou e grandinate. In Champagne la raccolta si annuncia precoce e superiore al 2024, con livelli vicini alla media degli ultimi cinque anni. La Valle della Loira mostra una situazione sanitaria buona e una produzione che dovrebbe superare nettamente l’annata scorsa. Anche le Charentes segnalano un ritorno a rese più regolari.
Diverso lo scenario a Bordeaux, dove gli oltre 8.000 ettari estirpati dal 2023 limitano le prospettive di crescita: migliori rese consentirebbero comunque di confermare i volumi dello scorso anno. Nel Sud-Ovest, la riduzione delle superfici (3.500 ettari) e la pressione del mildiou in alcune zone hanno frenato il recupero, che si ferma a livelli analoghi al 2024. In Languedoc-Roussillon la produzione è prevista in aumento, grazie alle piogge primaverili e a una migliore gestione sanitaria, pur in presenza di problemi localizzati sul Grenache e di oltre 10.000 ettari di vigneto rimossi.
Altre regioni registrano un miglioramento. In Alsazia il rischio di malattie è rimasto contenuto, ma la carica d’uva si presenta modesta; in Savoia e Jura è atteso un forte rimbalzo dopo il gelo del 2024; il Sud-Est e la Corsica si avviano a una vendemmia superiore all’anno scorso e prossima alla media quinquennale.
Con queste prime stime, la Francia si confermerebbe al secondo posto tra i produttori mondiali di vino, dietro l’Italia (circa 45 milioni di ettolitri) e davanti alla Spagna (38 milioni). Le previsioni saranno aggiornate da Agreste nel corso di settembre.
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