Hong Kong: il taglio della tassa sui superalcolici premium non rilancia il mercato

Nonostante la riduzione dal 100% al 10% dell’aliquota all’importazione per i superalcolici premium, introdotta nell’ottobre 2024, il mercato di Hong Kong non mostra segnali di particolare vitalità. I dati ufficiali evidenziano un aumento dei volumi ma un calo nei valori, a conferma del crescente peso dei prodotti di fascia bassa.

Data:

May 20, 2025

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Hong Kong: il taglio della tassa sui superalcolici premium non rilancia il mercato

La riduzione dell’aliquota sul prezzo alla vendita dal 100% al 10% per gli alcolici premium (prezzo all’importazione superiore a 200 HKD, poco più di 26,5 Euro) introdotta dal governo di Hong Kong nell’ottobre 2024 non sembra avere avuto particolari effetti positivi sul mercato.

Come avevamo allora riportato, la misura era stata concepita sul modello di quella (vincente) varata per il vino nel 2008 allo scopo di incoraggiare il commercio dei superalcolici, stimolando allo stesso tempo i settori correlati della ristorazione di fascia alta, del turismo e di logistica e stoccaggio.

Tra ottobre 2024 e marzo 2025, infatti, le importazioni in valore di superalcolici nell’ex colonia britannica sono diminuite rispetto ai sei mesi precedenti (-8,01% fino a 3,18 miliardi di dollari di Hong Kong, circa 375 milioni di euro), mentre è cresciuto il volume dell’import di questi prodotti (+18,73% fino a 112,8 milioni di litri). Ciò implica quindi una diminuzione del prezzo medio all’importazione: -22,52% fino a 281,6 dollari di Hong Kong rispetto ai sei mesi precedenti (-8,26% sull’anno precedente).

Questi dati, che riportiamo da un’analisi di questo fenomeno pubblicata da VinoJoy, suggeriscono che – diversamente da quanto successe per il vino una quindicina di anni fa – la diminuzione dell’aliquota sui superalcolici di fascia alta non sembra (almeno per ora) essere stata da stimolo al mercato premium. La crescita delle importazioni in volume invece evidenzia l’incremento delle importazioni di superalcolici di fascia bassa.

Tale tendenza sembra essere confermata anche dalle performance in calo delle spedizioni da parte dei principali paesi fornitori di superalcolici per questo mercato: la Francia, primo fornitore di brandy, con esportazioni pari a 1 miliardo di HKD (circa 118,5 milioni di euro) e il 98,3% delle importazioni totali di brandy, ha registrato un calo dell’8,31% rispetto al semestre precedente e dell’1,74% su base annua; il Regno Unito, principale fornitore di whisky, ha visto scendere il valore delle esportazioni del 14,77% rispetto al trimestre precedente, e del 23,05% rispetto all’anno precedente, fino a 334,1 milioni di HKD (circa 39,5 milioni di euro).

FEB

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Ultimo aggiornamento: May 20, 2025 8:42 AM