Vi è stato un nuovo passo in avanti nel consumo apparente di vino in Spagna. Il 2024 si è chiuso, infatti, a 9,87 milioni di ettolitri per questo indicatore, il più alto volume registrato a partire dall’interannuale ad ottobre 2022.
Il più recente volume più basso nel consumo apparente spagnolo è stato invece registrato nell’interannuale a febbraio 2021, e contava circa 8,8 milioni di ettolitri. Il massimo storico è stato invece registrato nel febbraio 2020 (11,1 milioni di ettolitri).
Dopo una timida inversione di tendenza già registrata a partire dal 2023 (ne avevamo parlato qui) quindi, l’incremento del consumo apparente 2024 vs anno precedente è stato in percentuale del 2,5% ed in quantità di 236.399 ettolitri. Si tratta dunque di un incremento pari a 31,52 milioni di bottiglie da 0,75 litri (il consumo apparente totale registrato per il 2024 è invece pari all’equivalente di 1,32 miliardi di bottiglie).
Fonte di questi dati è Infovi, l’ufficio statistico del Ministerio de agricoltura, pesca y alimentaciòn (Mapa) spagnolo; i dati sono qui riportati come elaborati da Vincente Escamilla su La Semana Vitivinícola.
A favorire l’incremento anno su anno sono stati in particolare i piccoli ma costanti aumenti, registrati negli ultimi mesi del 2024 (+11,5% a dicembre), nel consumo apparente, che, come noto, è una stima del consumo interno di un paese basata sul bilancio della disponibilità di prodotto. Il consumo apparente di vino è infatti così calcolato: produzione + importazioni – esportazioni – variazione delle scorte).
Interessante notare che a crescere maggiormente sono stati i vini rossi e rosati (+3,1%) rispetto ai bianchi (+1,6%).
Tradotto in consumo procapite annuo, il consumo apparente di vino in Spagna equivale a 20,17 litri (+1,6% vs 2023), quantità che – suggerisce Escamilla – è ancora modesta per il potenziale del Paese.
FEB