Fosfiti e biologico: adottata la proroga al 31 dicembre 2027 delle soglie di decertificazione
Con decreto adottato il 22 dicembre 2025, il Ministero dell’Agricoltura ha prorogato fino al 31 dicembre 2027 la deroga sulle soglie di decertificazione per contaminazioni da acido fosfonico nei prodotti biologici. Il provvedimento garantisce continuità normativa al settore vitivinicolo in attesa dei risultati del progetto di ricerca BIOFOSF-CUBE e conferma soglie e criteri applicativi già in vigore per uva, mosto, vino e altri prodotti trasformati.
December 23, 2025
2 minuti
Cosa prevede il nuovo decreto e perché è rilevante per la filiera vitivinicola
Con decreto ministeriale adottato il 22 dicembre 2025, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha prorogato al 31 dicembre 2027 la deroga relativa alle soglie di decertificazione in caso di contaminazione da acido fosfonico nei prodotti biologici.
La deroga era stata introdotta dal DM 10 luglio 2020, n. 7264, e successivamente prorogata con il DM 22 dicembre 2022, n. 658304. Il nuovo provvedimento estende nel tempo l’impianto normativo già in vigore fino a dicembre 2025, senza modificarne contenuti e criteri applicativi, garantendo così continuità normativa alle imprese vitivinicole biologiche e criteri omogenei nella gestione delle non conformità riconducibili a contaminazioni accidentali o tecnicamente inevitabili.
Il collegamento con il progetto BIOFOSF-CUBE
L’adozione del decreto di proroga è motivata dall’esigenza di disporre di un arco temporale adeguato per la valutazione dei risultati del progetto di ricerca:
“Sistemica del fosfito nelle colture biologiche da contaminazioni accidentali o volontarie – BIOFOSF-CUBE”,
finanziato dal Ministero in data 29 aprile 2022.
Il progetto è finalizzato a:
- analizzare i meccanismi di degradazione dell’acido fosfonico nei tessuti vegetali;
- approfondire la dinamica dei fosfiti nelle colture biologiche;
- fornire basi tecnico-scientifiche utili a una futura revisione delle soglie e delle modalità di controllo.
Il completamento delle attività è previsto per il 31 ottobre 2026; la proroga al 31 dicembre 2027 consente una valutazione strutturata dei risultati prima di eventuali aggiornamenti normativi.
Le soglie applicabili: uva, mosto, vino e prodotti vitivinicoli trasformati
Le soglie di seguito riportate sono soglie di gestione della certificazione biologica ai sensi del DM 309/2011 e ss.mm., la cui applicazione è stata ora prorogata al 31 dicembre 2027 dal decreto adottato il 22/12/2025. Non si tratta di limiti di sicurezza alimentare.
Colture arboree biologiche (uva)
- Acido fosfonico: 1,0 mg/kg
- Acido etilfosfonico: 0,01 mg/kg
Questi valori costituiscono il riferimento per la valutazione della conformità biologica della materia prima.
Prodotti vitivinicoli biologici trasformati provenienti da uva (mosto e vino)
- Acido fosfonico: 1,0 mg/kg
- Acido etilfosfonico: 0,01 mg/kg
Per mosto e vino biologici si applicano le stesse soglie previste per le colture arboree di origine, come stabilito dal DM 309/2011 e successive modifiche, la cui efficacia è stata prorogata al 31 dicembre 2027.
Altri prodotti vitivinicoli trasformati
Per aceto, aceto balsamico, mosto concentrato, mosto cotto, mosto concentrato rettificato e condimenti di origine vitivinicola non è previsto un limite numerico fisso.
In questi casi, la rispondenza al DM 309/2011 e ss.mm. deve essere valutata:
- considerando i fattori di trasformazione del processo produttivo;
- mettendo in relazione il residuo nel prodotto finale con quello atteso a partire dalla materia prima.
Implicazioni operative per il settore vitivinicolo biologico
L’adozione del decreto di proroga al 22 dicembre 2025 garantisce:
- stabilità regolatoria fino al 31 dicembre 2027;
- continuità nei criteri di gestione delle non conformità da fosfiti;
- maggiore certezza operativa per aziende, organismi di controllo e laboratori, in attesa degli esiti del progetto BIOFOSF-CUBE.
Il supporto dell’analisi di laboratorio
La corretta applicazione della normativa richiede:
- metodi analitici idonei alla determinazione degli agrofarmaci polari;
- un’interpretazione dei risultati coerente con il quadro normativo vigente;
- integrazione tra dato analitico, processo produttivo e valutazione di conformità biologica.
Un approfondimento tecnico sui metodi di analisi di acido etilfosfonico e acido fosforoso è disponibile nella pagina dedicata del sito UIV:
https://www.unioneitalianavini.it/analisi/agrofarmaci-polari-fosetyl-al-e-acido-fosforoso
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