Il Consiglio interprofessionale dei vini di Provenza (Civp) ha recentemente reso pubblici i dati su produzione e consumo di vino rosato in Francia.
Dal 1990 a oggi il consumo di questa tipologia di vino si è triplicato fino a raggiungere oggi il 30% dei consumi totali a livello nazionale e il 34% di quelli mondiali di vino rosato.
Oggi nove francesi su dieci dichiarano di bere rosé e con 8 milioni di ettolitri versati nei bicchieri nel 2013 la Francia si conferma il primo consumatore mondiale, precedendo Stati Uniti (13%), Germania (7%), Italia e Regno Unito (6%). La crescita del vino rosato in Francia è secondo il Civp in controtendenza rispetto al resto del mondo dove dal 2010 il consumo complessivo è praticamente invariato, prendendo il solo 9% dei consumi totali di vino.
I consumi trainano anche la produzione, nel 2013 vinificati in rosa 7 milioni di ettolitri, il 4,5% in più rispetto all’anno precedente. La quota di mercato in volume dei rosati in Francia è stata lo scorso anno del 16,5% quando nel 2012 era del 10,2%.
Come naturale la Francia rimane anche il primo produttore del mondo di rosato. I dati del 2012 indicano un volume di 6,33 milioni di ettolitri, il 28% della produzione mondiale. Seguono nella classifica dei produttori: Italia (20%), Stati Uniti (15%), Spagna (10%).
A livello globale la produzione dei rosati conta per il 9%.
Guardando alle denominazioni, in Francia, dati 2013, gli Aop contano per il 45% nel volume prodotto (3,15 milioni di ettolitri), gli IGP per il 44% (3 milioni di ettolitri), i vini senza indicazione geografica per il restante 1%.
La relazione di Civp porta alla luce anche un altro interessante dato relativo all’internazionalizzazione dei vini rosati. Nel mondo, una bottiglia di rosato su 3 passa una frontiera prima essere stappata e l’Italia ne è il primo esportatore mondiale, con una quota di mercato del 43%; seguono Spagna (21%) e Francia (13%).
FEB