Il fenomeno sparkling wine, se è lecito definire così la crescente sete di spumanti che sta caratterizzando il commercio mondiale del vino, comincia a far sentire la sua forza anche nel mercato interno dell’Africa. Come si può leggere sulle pagine web di Drink Business Review, che riporta alcune dichiarazioni di Matome Mbatha, Market Manger per l’Africa e le Americhe di Wines of South Africa (WOSA), i produttori sudafricani starebbero puntando (anche) agli sparkling wine per accresce le loro esportazioni nei mercati di Angola e Nigeria,
In Nigeria oggi si consuma prevalentemente vino rosso (l’export sudafricano di questa categoria verso il paese che si affaccia sul Golfo di Guinea è cresciuto in un anno di ben 45mila ettolitri) ma i consumi di spumante si sono incrementati in modo consistente dal 2010 ad oggi (se ne era parlato nel mese di giugno anche in una conferenza del Vinexpo di Bordeaux, si veda qui). L’Angola ha invece acquistato lo scorso anno 600mila ettolitri di vino di cui circa 500mila ettolitri di spumante (dato Bloomberg); buona parte di questo volume è fatto da spumanti economici (venduti a meno di 4 dollari a bottiglia) prodotti in Sud Africa.
Ricordiamo che nel 2014 il Sudafrica è stato il settimo produttore di vino in volume, contribuendo al 4% della produzione mondiale.
FEB