Esportazioni di vino australiano: +41% trainate dalla Cina, ma cali nel resto del mondo
Nei 12 mesi terminati a marzo 2025, l’export di vino australiano ha toccato i massimi degli ultimi anni grazie alla ripresa del mercato cinese, che ora vale quasi il 40% del valore totale. In calo, invece, le spedizioni verso Stati Uniti, Regno Unito e Canada, penalizzate dal difficile contesto internazionale.
May 8, 2025
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Esportazioni di vino australiano: +41% trainate dalla Cina, ma cali nel resto del mondo
Nei 12 mesi terminati a marzo 2025, le esportazioni di vino australiano sono cresciute del 41% in valore rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 2,64 miliardi di dollari australiani, e del 6% in volume, per un totale di 6,47 milioni di ettolitri. Fonte di questi e dei seguenti dati è l’Export Report di Wine Australia, pubblicato lo scorso 24 aprile.
Il prezzo medio del vino esportato ha inoltre raggiunto il livello più alto degli ultimi vent’anni – 4,09 AUD/litro FOB (+33%) – grazie soprattutto alla crescita delle spedizioni di vino premium verso la Cina continentale.

A trainare la ripresa dell’export vinicolo australiano è stato infatti il mercato cinese, dopo la rimozione – nel marzo 2024 – delle tariffe di ritorsione sul vino australiano in bottiglia, che avevano affossato le spedizioni verso quel mercato.
Le spedizioni verso la Cina continentale hanno totalizzato, in 12 mesi, 960.000 ettolitri per un valore di 1,03 miliardi di AUD, con un prezzo medio di spedizione FOB di 23 AUD/litro – il più alto tra tutti i mercati di destinazione del vino australiano. Il Paese del Dragone rappresenta ora il 39% del valore e il 15% del volume delle esportazioni complessive.
Tutt’altra dinamica per gli altri mercati, che nel loro insieme registrano una flessione del 13% in valore (a 1,62 miliardi di AUD) e del 9% in volume (a 5,51 milioni di ettolitri), segnando il livello più basso dell’ultimo decennio in valore e degli ultimi vent’anni in volume.
Le difficoltà nei principali mercati di sbocco – come Regno Unito, Stati Uniti e Canada – sono legate al contesto economico internazionale (inflazione, crisi geopolitiche, evoluzione dei consumi, barriere commerciali).

Le spedizioni verso gli Stati Uniti sono infatti calate del 17% in volume (a 1,06 milioni di ettolitri) e del 9% in valore (a 323 milioni di AUD), toccando i minimi dall’inizio del secolo.
Quelle verso il Regno Unito hanno totalizzato 2,08 milioni di ettolitri (-8%) e 353 milioni di AUD (-3%).
Perdono volume anche le spedizioni verso il Canada (-19%, a 600.000 ettolitri), ma crescono lievemente in valore (+3%, a 151 milioni di AUD) grazie all’aumento del prezzo medio, arrivato a 2,53 AUD/litro.
I principali mercati per valore sono stati: Cina continentale, Regno Unito, Stati Uniti, Hong Kong e Canada.
Quelli per volume: Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Canada e Nuova Zelanda.
L’Asia ha assorbito il 57% del valore totale delle esportazioni di vino australiano nel periodo considerato, per un totale di 1,512 miliardi di AUD (la sola Cina continentale rappresenta il 39% del valore e il 15% del volume).
Le spedizioni verso l’Europa sono valse 515 milioni di AUD (-6%), pari al 19% del totale.
Quelle verso il Nord America hanno raggiunto 476 milioni di AUD (-6%), pari al 18%.
Verso l’Oceania, 111 milioni di AUD (-7%), con una quota del 4%.
Infine, il resto del mondo ha assorbito 29 milioni di AUD (+16%), pari all’1% del totale.
FEB
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