Secondo i più recenti dati del Ministerio de Agricultura, Pesca y Alimentación (Mapa) della Spagna - parte del report Aplicación del régimen de autorizaciones de nuevas plantaciones de viñedo 2024 y potencial de producción vitícola en españa (a 31 de julio de 2024) e diffusi anche con una nota dello scorso 9 maggio - il potenziale viticolo spagnolo ammontava al 31 luglio 2024 a 951.991 ettari (-0,96% vs 31 luglio 2023): persi dunque circa 9182 su quelli stimati per l’anno precedente (ne avevamo parlato qui).
Della superficie stimata per il 2024, il 97% ricade in territori su cui insiste una denominazione di qualità (IGP o DOP). Il 96% della superficie è vitata con uve destinate alla produzione di vino (–1,55% vs 2023).
Si è eroso in Spagna anche il numero delle aziende viticole, ora pari a 532.034. La superficie vitata media per azienda è di 1,72 ettari, ma ben il 70% delle aziende – che cumulano insieme solo il 5,6% di tutto il vigneto spagnolo – lavora una superficie inferiore a mezzo ettaro. Solo il 4% delle aziende viticole spagnole – che concentrano il 61,5% del vigneto totale – ha una superficie superiore ai 10 ettari.
Il 53% della superficie vitata è occupata da varietà rosse e il 47% da varietà bianche.
La varietà Tempranillo – 195.076 ettari – continua a essere in testa con la maggiore superficie coltivata in Spagna. Seconda varietà per superficie occupata è l’Airén, con 185.614 ettari. La superficie complessiva occupata da queste due varietà è nettamente superiore a quella di qualsiasi altro vitigno.
Nel 2024 il MAPA ha autorizzato il nuovo impianto di 928 ettari, in conformità alla regolamentazione dell’UE che consente l’incremento del vigneto fino all’1% della superficie stimata al 31 luglio dell’anno precedente, autorizzando inoltre il reimpianto di 12.541 ettari di vigneto.