Mercato dei vini NO-LO, un focus sul Corriere Vinicolo

Dove sta crescendo il mercato dei vino analcolico o poco alcolico? Alcune risposte e analisi sono pubblicate su Il Corriere Vinicolo in un viaggio tra Germania, Francia, Scandinavia, Canada e Giappone.

Data:

October 9, 2024

Tempo di lettura:

2 minuti

Argomenti:

Alcune risposte e analisi

Dove sta crescendo il mercato dei vino analcolico o poco alcolico? Alcune risposte e analisi sono pubblicate su Il Corriere Vinicolo n. 32 del 7 ottobre 2024, in un viaggio tra Germania, Francia, Scandinavia, Canada e Giappone.

In Germania (servizio di Katja Apelt) le alternative analcoliche stanno vivendo una crescita costante. I consumatori tedeschi, inizialmente concentrati principalmente sulle bollicine, si stanno ora rivolgendo sempre di più al vino senza alcol. Negli ultimi tre anni, la categoria analcolica è cresciuta del 158% in termini di volume e del 218% in termini di valore. Siamo ancora a livelli bassi ma gli esperti già prefigurano una quota di mercato dal 20 al 30%.

In Francia vi sono tante possibilità ma poche certezze (sevizio di Christophe Andrieu). La scorsa primavera, infatti, sono cambiate le regole europee per i vini a a Indicazione geografica, consentendo di abbassare il proprio grado alcolico, così le Ig francesi hanno scelto di poter arrivare fino a 6°, decise a cimentarsi nel nuovo potenziale mercato situato al di sotto dei gradi finora considerati “standard”. Intanto l’Inao sta preparando un vademecum per affrontare questo cambiamento non è chiaro...i dubbi sono ancora tanti, soprattutto in funzione del mercato che sembra premiare i vini analcolici mentre è tutto da vedere l’appeal di quelli a ridotto contenuto di alcol. Insomma nonostante i passi avanti a livello normativo la Francia sembra ancora in mezzo al guado sulla questione no/low alcol

Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia negli ultimi anni hanno visto aumentare le richieste di bevande analcoliche, soprattutto, e a basso contenuto alcolico (il servizio sui paesi scandinavi è a cura di Asa Johansson) ma per il momento i consumatori tendono a preferire altre opzioni rispetto al vino, anche per una questione di qualità dei prodotti attualmente presenti sul mercato.

In Canada invece (servizio di Gabriel Riel-Salvatore) il consumo dei vini No-Lo è in aumento. Con il tema della moderazione che sta guadagnando popolarità, i prodotti analcolici e a basso contenuto alcolico hanno registrato una crescita impressionante nel Paese, con i canadesi tra i maggiori consumatori internazionali grazie alla ricerca di prodotti sostitutivi rispetto alle bevande alcoliche.

Intanto in Giappone (servizio di Mary Yasuda), il vino appare oggi una nicchia interessante in mercato dei No-Lo che cresce. Segnale importatene arriva dal fatto che anche i colossi della birra stanno entrano nel mercato vinicolo. Tra canali di distribuzione dedicati e previsioni per niente positive sul numero dei consumatori di alcolici del futuro, la piccola porzione dei vini a zero alcol sembra destinata ad aumentare, anche perché si sta posizionando bene tra curiosità e regalistica, con un predominio francese pressoché indiscusso e una capacità di attrarre nuovi consumatori che è la vera carta vincente della categoria.

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Ultimo aggiornamento: December 5, 2024 3:36 PM