La Gen Z non ha smesso di bere, anzi il consumo di bevande alcoliche tra i più giovani tra i consumatori adulti sarebbe oggi in significativo aumento rispetto ai minimi segnati nel 2023.
Lo suggeriscono i risultati dell’indagine Bevtrac di IWSR, condotta a partire dal mese di marzo 2025 e i cui esiti sono stati recentemente diffusi.
Lo studio sembra ribaltare l’immagine della Gen Z quale generazione “sobria”, secondo una tendenza recentemente evidenziata anche da un’altra importante analisi di mercato, l’OPUS di CGA by NielsenIQ, di cui abbiamo parlato in questo approfondimento.
Se infatti è innegabile che i consumatori di tutto il mondo, per una combinazione di maggiore moderazione e minor potere d’acquisto, stiano spendendo meno in bevande alcoliche, secondo IWSR ci sarebbero indicazioni che, tra gli appartenenti alla Gen Z nei principali mercati di consumo, la propensione a uscire e a spendere di più sia in crescita e ciò influirebbe anche sul consumo di alcolici.
Il 73% dei post-millennials intervistati da IWSR a marzo 2025 nei primi 15 mercati di consumo (Canada, Stati Uniti, Brasile, Messico, Regno Unito, Francia, Spagna, Germania, Italia, Sudafrica, India, Cina, Taiwan, Giappone e Australia) ha infatti dichiarato di aver consumato bevande alcoliche nei sei mesi precedenti. Nel 2023 questa percentuale era del solo 66%.
Questa tendenza è particolarmente marcata in mercati come gli Stati Uniti (dove la partecipazione al consumo di alcolici è salita dal 46% al 70%), il Regno Unito (dal 66% al 76%), l’India (dal 60% al 70%) e l’Australia (dal 61% all’83%).
Gli appartenenti alla Gen Z risultano inoltre particolarmente propensi a esplorare più categorie di bevande alcoliche e mostrano particolare interesse per le birre super-premium, gli spirits e i ready to drink.
FEB