Ancora una riduzione di superfici nel 2012. L’Italia scende a 655.000 ettari, 9.000 in meno rispetto al 2011, 138.000 rispetto al 2000, quando si coltivavano circa 790.000 ettari a vigneto.
Sono le ultime rilevazioni Agea trasmesse a Bruxelles, da cui si evince che, nonostante il regime di estirpazione con premio sia ormai concluso, l’erosione nei vigneti italiani prosegue in maniera inarrestabile. Anche se con qualche rilevante eccezione.
A livello di regioni, infatti, le perdite di superficie maggiori sono riscontrate in Sicilia (-4.000 ettari), Piemonte (-2.500), Emilia Romagna (-2.000), Sardegna (-1.700). In aumento invece le superfici in Veneto (+1.400 ettari, imputabili all’effetto Prosecco). Si è invece stoppata l’erosione di vigneti in Puglia, regione che tra 2000 e 2011 aveva perso oltre 24.000 ettari di superficie.
A fare compagnia all’Italia in questo trend di riduzione del potenziale viticolo ci sono anche la Francia (che in 10 anni ha perso circa 100.000 ettari) e la Spagna, che ne ha persi quasi 300.000.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Agea, ministeri dell’Agricoltura francese e spagnolo