Uno trattato storico
Uno storico trattato di libero scambio è stato siglato ieri, 28 febbraio, a Londra tra il Regno Unito e la Nuova Zelanda; la firma è stat posta sul documento dal segretario di Stato Anne-Marie Trevelyan (per parte UK) e dal ministro dell’agricoltura neozelandese Damien O’Conner (qui le specifiche degli accordi nel portale istituzionale del governo britannico).
Il FTA vedrà tra oggi e i prossimi 5 anni eliminate da parte del Regno Unito il 99,5% delle tariffe su diversi prodotti agroalimentari in ingresso dalla Nuova Zelanda. Interessati il vino, che trova libero accesso già da subito nel Regno Unito insieme al miele, alle cipolle e al pesce Hoki; sono invece previsti step di tre e cinque anni dall’entrata in vigore del trattato per le cozze, le mele, burro e formaggi, carne di pecora e carne di manzo, e altri prodotti caseari in polvere.
Si prevede, così si legge sul portale di notizie neozelandese RNZ, che l’accordo permetterà di far crescere del 50% le spedizioni tra Nuova Zelanda e Regno Unito, e consentirà agli esportatori neozelandesi di risparmiare 37 milioni di NDZ ogni anno, contribuendo a far crescere il PIL neozelandese.
Notevole che, come dichiarato dal primo ministro neozelandese Jacinda Ardern, quest’accordo ha specifiche disposizioni relative al cambiamento climatico e ai suoi effetti, includendo in un suo articolo prescrizioni tese ad eliminare sovvenzioni dannose per l’ambiente, come quelle relative alla pesca quando dannosa o al ricorso a combustibili fossili. Il FTA include inoltre un “rivoluzionario” articolo sulla cooperazione economica e commerciale con il popolo Māori.
Naturale e viva soddisfazione per questo trattato è stata espressa in un comunicato stampa dall’associazione dei viticoltori e produttori di vino New Zealand Winegrowers.
FEB