Un diritto del vino sempre più consapevole della propria complessità e del contesto culturale, sociale e ambientale in cui opera. È questo il filo conduttore dei due convegni organizzati da UGIVI – Unione Giuristi della Vite e del Vino, recentemente tenutisi in Toscana, di cui Il Corriere Vinicolo n. 23/2025 pubblica gli atti selezionati in un ampio inserto speciale della rubrica Giuristi & Vino.
Da Trequanda all’Isola d’Elba, gli incontri hanno affrontato – con taglio multidisciplinare e sempre più interdisciplinare – i temi della tutela del paesaggio agricolo, dell’evoluzione normativa europea, del ruolo dei Consorzi di tutela, del significato giuridico e identitario delle denominazioni d’origine, fino al valore crescente delle etichette intelligenti, tra trasparenza e Intelligenza Artificiale.
Al centro della riflessione, anche il Regolamento (UE) 2024/1143, che ridefinisce in profondità il sistema delle Indicazioni Geografiche, aprendo nuovi scenari per i Consorzi, chiamati a essere non solo garanti della qualità, ma veri e propri gestori dello sviluppo locale, culturale e turistico.
Non mancano incursioni nella storia: l’editto napoleonico del 1809 che riconobbe un privilegio commerciale ai vini elbani viene riletto come una “Doc ante litteram”, mentre l’approfondimento sulle fonti giurisprudenziali e sulla governance paesaggistica si intreccia con casi emblematici della Val d’Orcia e delle Langhe. L’Elba, in particolare, emerge come laboratorio di viticoltura eroica, oggi priva però di un Consorzio riconosciuto, il cui rilancio istituzionale viene indicato come passaggio chiave per cogliere le opportunità aperte dal nuovo quadro normativo.
Nell’inserto i contributi di Diego Saluzzo (Presidente UGIVI), Mariangela Marrangoni, Paolo Veronesi, Marco Giuri, Gennaro Giliberti, Gloria Peria, Angelino Carta, Federico Giuseppe Russo, Luigi Mascilli Migliorini, Paolo Fiorillo, Gelasio Gaetani d’Aragona Lovatelli.