Pur trattandosi di una terra di confine, dal clima difficile, schiacciata com’è tra il deserto del Gobi e le montagne, l’altopiano cinese del Ningxia ha una vocazione agricola innata. Vengono da qui le famose bacche di Goji e si stanno sviluppando proprio in questa regione i vigneti più prestigiosi della Cina, grazie ad azioni coordinate tra Governo e privati. Ne è un esempio il geniale “Ningxia Wine Challenge” (NWC), un progetto organizzato dalla Federazione della Vite e del Vino (International Federation of Vine and Wine of Helan Mountain’s East Foothill) e supportato dal Dipartimento dello Sviluppo Vitivinicolo (Ningxia’s Bureau of Grape Industry Development), che mira a promuovere questo stato e a trasferire qui conoscenze utili per lo sviluppo della viticoltura.
In che modo? Per la competizione, che durerà due anni, sono stati selezionati 48 winemaker da 18 Paesi diversi che si sfideranno nella produzione di Cabernet Sauvignon con uve provenienti da un terreno di 150 ettari (3 a testa) e vinificazione realizzata in cantine locali, una per ogni concorrente. Partiti con la vendemmia 2015, il contest terminerà nel 2017, quando una giuria internazionale decreterà i vincitori che si spartiranno un montepremi di circa 100 mila euro, oltre al fatto che le bottiglie saranno messe in commercio e saranno circa 10mila per ogni partecipante.
Un’idea originale che avrà di certo ricadute promozionali, visto che i professionisti in gara, provenienti dai maggiori Paesi produttori e consumatori di vino, avranno una certa eco sui mass media e innescheranno un processo di passaparola tra i colleghi. Ma anche turistiche, visto che sono già consistenti i flussi di visitatori del settore del vino, o di persone che vengono ad acquistare prodotti in cantina, a cenare, a festeggiare cerimonie o ancora a fare le foto per i matrimoni, business tutto cinese.
Ma ancor più interessante è l’obiettivo di più lungo periodo, che consiste nel trasferimento di conoscenze dai winemaker alla filiera produttiva locale. Qui al momento prevale il modello dell’imprenditoria privata con grandi investitori cinesi o stranieri, tra cui una cantina di Chandon, del gruppo Moet Hennessy, l’unica a produrre esclusivamente bollicine nel Ningxia.
Nell’articolo integrale pubblicato sul numero 39 del Corriere Vinicolo si trovano tutti i particolari della modalità di svolgimento della competizione, non priva di difficoltà, l’elenco dei 48 partecipanti, tra cui i tre italiani Denise Cosentino, Alessio Fortunato, Gianpaolo Paglia (autore dell’articolo), dettagli climatici e geografici sulla regione che molti cominciano a chiamare la “Napa Valley cinese”, alcune considerazioni pratiche sull’allevamento della vite in zona e i pareri di alcuni enologi e vigneron esperti che raccontano delle potenzialità produttive di questa zona.
Scarica la APP per iOS e Android e acquista il Corriere Vinicolo n. 39/2015 contenente la versione integrale di questo articolo
Guarda la demo del Corriere Vinicolo