Oggi ci occupiamo di dare uno sguardo alle principali destinazioni dei vini italiani in bottiglia a denominazione di origine, statistiche che periodicamente appaiono sul Corriere Vinicolo ma che questa volta abbiamo riassemblato, invece che per tipologia all’interno del Paese, aggregando tutte le destinazioni principali. Cominciamo questa serie appunto con i Dop, per proseguire nei prossimi giorni con gli Igp, i frizzanti, gli spumanti e i varietali.
Allora, la maggiore destinazione a volume dei nostri vini Doc e Docg in bottiglia è la Germania, che nel primo trimestre dell’anno si è portata a casa 264.000 ettolitri, in maggioranza rossi. Seguono gli Usa, con 222.00 ettolitri: la cosa curiosa è che gli Stati Uniti importano un maggiore quantitativo di rossi, anzi sono il primo mercato di destinazione per questa tipologia, nonostante siano Pinot grigio-dipendenti. Terzo è il Regno Unito, con 100.000 hl, di cui oltre la metà rossi. Quindi Canada e Svizzera, straripanti sui rossi.
Il primo Paese dove predominano i bianchi è in fondo alla classifica, ed è la Corea del Sud. La Cina, invece, importa circa oltre 12.000 ettolitri, anche qui la maggior parte dei quali rossi, e – notizia – batte la promettente Russia.
Veniamo ai valori, dove gli Stati Uniti si riprendono la prima posizione, con 105 milioni di euro, 30 in più della Germania. Al terzo e al quarto posto salgono Svizzera e Canada, che scalzano il Regno Unito. La sorpresa della Cina sopra la Russia è confermata anche sui valori: 1 milione di euro in più
Capitolo prezzi medi: qui, un po’ come sempre e per tutti, Hong Kong stacca tutti, con valori a doppia cifra. Segue Singapore, a cui non piacciono particolarmente i bianchi di pregio, e la Svizzera, che per un rosso a denominazione paga ben 6 euro al litro. Quindi segue una sfilza di Paesi piccoli ma ricchi, e tutti europei: Lussemburgo, scandinavi, per arrivare al primo mercato grosso, gli Usa, che però non superano i 5 dollari. Da notare che gli altri grandi, Germania e UK, sono anche quelli che in assoluto pagano meno.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Istat
Queste e altre statistiche aggiornate sul database “Statistiche” del Corriere Vinicolo