Grande fermento per la vitivinicoltura del Friuli Venezia Giulia. Nei giorni scorsi, infatti, è stato presentato alla stampa, su iniziativa dell’assessore regionale alle risorse agricole, Claudio Violino, e in collaborazione con il direttore di Ersa, Mirko Bellini, il nuovo “Consorzio delle Doc del Friuli Venezia Giulia”. Un sodalizio senza fini di lucro a cui hanno aderito come soci fondatori i Consorzi di tutela dei vini Doc: Friuli Annia, Friuli Aquileia, Friuli Colli Orientali e Ramandolo, Friuli Grave, Friuli Isonzo e Friuli Latisana. Unico assente il Collio-Carso. Presidente pro-tempore, per il primo triennio, è stato nominato Giorgio Badin, presidente della Doc Isonzo. Bellini ha spiegato che il Consorzio è nato su esplicita richiesta dell’assessore Violino e dell’Ersa: si tratta di un organismo di secondo grado, finalizzato a ricevere incarichi per progetti di promozione e a confrontarsi con L’Ersa stessa.
Il nuovo Consorzio ha quindi l’obiettivo di condividere l’attività di promozione vitivinicola dell’Ersa e collaborerà con l’Agenzia anche per la razionalizzazione dell’attività fitosanitaria e di ricerca nel vigneto Friuli Venezia Giulia. Già lo scorso anno, sia pure in forma volontaria, alcuni dei Consorzi Doc avevano svolto attività in collaborazione tra loro. «Si tratta di un passaggio fondamentale – ha precisato Violino – verso la prossima tappa, che prevede un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati alla promozione nel settore rurale».
«Non posso che complimentarmi per il lavoro svolto dai tecnici – ha concluso Violino – e soprattutto al mondo produttivo che si è assunto l’onere, pur tra mille difficoltà, di portare avanti questo progetto ambizioso». Il prossimo passo ora, sarà quello di raccogliere le firme per l’avvio delle procedure burocratiche per il riconoscimento formale della Doc che si conta di ottenere, anche a livello europeo, entro due anni.