Con i principali indicatori di prezzi e consumi in brusca frenata nelle ultime settimane, che restituiscono un quadro di mercato diverso da quello che c’eravamo abituati a vedere nel primo semestre di quest’anno, diventa ancora più pressante la domanda attorno a cui l’Osservatorio del Vino ha invitato a riflettere alcuni rappresentanti di primarie imprese vitivinicole italiane, di diversa natura e collocazione geografica, nel workshop organizzato a Wine2Wine (martedì 6 dicembre alle ore 14.30) dal titolo “I trend del vino nell’Horeca: fu vera crescita?”.
Un contesto deflattivo incipiente insieme alla complessiva frenata degli acquisti alimentari delle famiglie italiane nel periodo gennaio-settembre, come dimostrano gli ultimi dati Ismea Nielsen, con il vino che, tranne la sottocategoria spumanti (+10%), perde l’1,4% nel complesso delle vendite sullo stesso periodo del 2015, stanno mutando il quadro tendenziale delle vendite sul mercato interno cui, probabilmente, non sfuggirà nemmeno l’Horeca. Ma per avere conferma se il rimbalzo negativo dei consumi si rifletterà anche nei diversi canali del mondo Horeca (enoteche wine-bar, ristorazione, dettaglio specializzato e grossisti) sarà necessario attendere i risultati di un anno di rilevazioni effettuate dall’Osservatorio del Vino – promosso dall’Unione Italiana Vini in partner con Ismea, Crea, Cirve, Wine management lab di SDA-Bocconi e Wine monitor-Nomisma – che saranno presentati all’incontro di Wine2Wine.
Al netto di quanto sta accadendo in queste ultime settimane, i numeri delle vendite di vino nel mercato interno erano tornati, dallo scorso anno, in area positiva e hanno fatto parlare di “inversione di tendenza”. Dopo anni di crisi e di flessione degli acquisti, il consumatore italiano sembra riavvicinarsi ai nostri vini spendendo di più, ma anche incrementando, seppur lievemente, le bottiglie acquistate. Si può, dunque, parlare di inversione di tendenza o le oscillazioni di quest’anno – in area positiva prima, e negativa dopo –sono da considerarsi un nuovo dato congiunturale? In questo nuovo scenario, non solo la Gdo ma anche l’Horeca, che per la prima volta nella storia del nostro Paese viene messa sotto osservazione statistica rigorosa grazie alle analisi dell’Osservatorio del Vino, evidenziava nel primo semestre di quest’anno un trend positivo con fatturati in crescita. Il calo dei consumi interni insomma, sembrava arrestato. Ma, oggi, lo scenario natalizio anticipato da alcuni responsabili della Gdo non sembra brillante: a detta di alcuni già confermare i dati del Natale 2015 potrebbe considerarsi un risultato positivo.
E allora, si può parlare, e fino a che punto, di ripresa?
Sarà questa domanda il punto di partenza del dibattito che l’Osservatorio del Vino svilupperà a Wine2wine tra Josè Rallo, a.d. di Donnafugata, Emilio Pedron, a.d. di Bertani Domains ed Enrico Zanoni, direttore generale di Cavit, coordinati da Paolo Castelletti, segretario generale UIV, e i rappresentanti delle principali aziende iscritte all’Osservatorio. Un dibattito a più voci sui dati delle rilevazioni del canale Horeca svolte dall’Osservatorio nel periodo giugno 2015-settembre 2016 che verranno presentate da Silvia Zucconi, di Osservatorio del vino-Nomisma, insieme ai risultati di una survey sui consumatori che si sta concludendo in questi giorni, dove si cercherà di mettere a fuoco come si orienta la scelta del consumo del vino tra “denominazione” e “tipologia” e quale è il ruolo del packaging nella scelta del prodotto.
Questi focus, selezionati dalle imprese aderenti all’Osservatorio, articoleranno un complesso questionario cui stanno rispondendo oltre 1.000 consumatori di tutta Italia e che offriranno spunti estremamente interessanti al dibattito previsto a Verona.
(Ricordiamo che tutte le aziende associate all’Unione Italiana Vini hanno diritto ad uno sconto di € 100 sul biglietto di ingresso. Per maggiori informazioni scrivere a segreteria.confederazione@uiv.it o telefonare al 06.44235818)