Il Pew Research Center di Washington prevede che il numero degli americani appartenenti al gruppo etnolinguistico degli ispanici crescerà da qui al 2050 per passare dalla attuale quota del 14% degli abitanti a una quota del 29%. Dal punto di vista demografico questo gruppo è costituito a oggi, prevalentemente, da persone più giovani e meno abbienti rispetto alla media e, oltretutto, provenienti per gran parte da regioni in cui non esiste una “cultura del vino”.
Numero di persone a parte, le caratteristiche sopra citate non farebbero pensare agli ispanici americani come target su cui puntare da parte dell’industria vitivinicola per promuovere i consumi. Non è tuttavia così visto che negli ultimi mesi diversi istituti di ricerca hanno analizzato proprio questo gruppo in relazione alla possibile crescita dei consumi di vino. Nel mese di agosto vi abbiamo parlato di un report di Rabobank che indicava che mirate strategie di marketing indirizzate alla comunità latino-americana statunitense potrebbero, in vent’anni, accrescere le vendite annue di vino negli Usa di ben 50 milioni di casse.
Sulla stessa questione è tornato l’istituto di ricerca Wine Intelligence stilando, insieme a Vinitrac, il report Hispanic Wine Drinkers in the US Market. Nella ricerca è spiegato che oggi non è poi così vero quanto si afferma comunemente, cioè che gli ispanici americani non bevano vino. Facendo un confronto con la popolazione statunitense non ispanica si nota che la percentuale degli ispanici soliti bere vino almeno una volta al mese è vicina a quella dell’altro gruppo, cioè circa 4 persone su 10. Oggi i consumatori abituali di vino ispanici sono stimabili in 11 milioni di persone, su di un totale di circa 90 milioni di consumatori abituali statunitensi.
Dal punto di vista delle qualità predilette Wine Intelligence ha rilevato che gli appartenenti alla prima generazione, persone dunque nate al di fuori degli Stati Uniti e poi trasferitivisi, scelgono tra i vini prevalentemente il rosso e tra le regioni di produzione quelle loro culturalmente vicine (Spagna, Argentina, Cile soprattutto). Questo gruppo è ancora tuttavia particolarmente dedito al consumo di Tequila.
Gli appartenenti alle generazioni successive (nati dunque in USA) hanno invece preferenze di consumo sempre assimilabili a quelle degli altri abitanti statunitensi.
FEB