di Giusy Pascucci
New entry in casa Ruffino. La storica casa vinicola chiantigiana punta su un nuovo prodotto, non toscano: il Prosecco Valdobbiadene Docg. Può sembrare una scelta azzardata ma il Prosecco Ruffino, presentato in una partecipata e piacevole cena a Roma, ha tutte le carte in regola per vincere la sfida che l’azienda si è posta. Ovvero, da un lato raggiungere un pubblico ancor più vasto con un prodotto semplice e, dall’altro, rafforzare la posizione negli Usa.
Fresco, profumato ed equilibrato, il prosecco Ruffino si presenta al palato in modo delicato e morbido e, al tempo stesso, offre una piacevole acidità. “Abbiamo deciso di puntare sul Prosecco perché è un vino facile. Da capire e da proporre” ha spiegato a Il Corriere Vinicolo l’enologo Gabriele Tacconi. “E’ un vino che piace molto ai giovani e di cui non è necessario spiegare troppo le caratteristiche. Vogliamo utilizzarlo per approcciarci ancor di più ad un pubblico sempre più vasto, per un consumo easy e senza troppe pretese”. “Ma puntiamo soprattutto agli Stati uniti dove siamo già molto ben presenti e strutturati” ha aggiunto. “Questo è un prodotto che viene apprezzato per la sua semplicità, appunto, e quindi intendiamo rafforzare la nostra leadership in Usa con questo vino armonico ed equilibrato in cui convivono egregiamente il fruttato e l’acido il fresco e l’aromatico, ed è caratterizzato da un fine perlage.”
E mentre un prodotto entra, un altro si rifà il trucco. Oltre al prosecco, la serata è stata l’occasione per presentare un particolare restyling della storica bottiglia di Fiasco. Realizzata dall’artista francese Clet, conosciuto per le sue installazioni sui cartelli stradali, la bottiglia è stata chiamata “Janine” in quanto l’artista ha intravisto nella forma iconica del fiasco un ammiccante volto femminile e, paragonandola alla sua assistente, ha pensato a questo nome ispirandosi alla dame-Janine, una piccola damigiana. Il vino prodotto da Ruffino per questa l’edizione Janine è un Chianti 2012 nella menzione “Superiore”, per rispettare lo storico binomio Chianti – fiasco ma provando ad elevarlo in complessità e piacevolezza. L’edizione speciale, prodotta in serie limitata di 6000 esemplari e disponibile in alcune selezionate enoteche e ristoranti italiani, intende rendere omaggio alla tradizione innovando l’immagine di quello che è stato un prodotto sacro, nel tempo portavoce di italianità e convivialità nel mondo.