di Paolo Vaccarella
Le parole d’ordine con cui la Toscana si presenta a EXPO Milano 2015 sono qualità, identità territoriale, sicurezza alimentare e tutela dell’ambiente. Durante l’appuntamento di martedì 15 Settembre, presso il padiglione del MIPAAF, sono stati esposti quattro degli oltre trenta progetti finanziati dalla Regione Toscana, a conferma della sua attenzione nei confronti di comparti strategici come l’agroalimentare e quello della salute dei cittadini.
I rappresentanti regionali Marco Masi e Carlo Chiostri, introducendo la conferenza, hanno evidenziato lo sforzo comune degli assessorati alla Ricerca, alla Salute e all’Agricoltura che, supportati anche economicamente dalle aziende, hanno sostenuto questi progetti nel segno dell’innovazione.
Un progetto di particolare interesse che è stato presentato durante la conferenza è SMARTVINO – Informazioni multimediali sul vino attraverso smart-etichette, portato avanti dal Media Integration and Communication Center (MICC) dell’Università degli Studi di Firenze e dalla Società Agricola Montevertine, situata nel Comune di Radda in Chianti.
Il referente Dr. Roberto Caldelli ha illustrato i punti centrali del progetto biennale avviato a maggio 2014, che consiste in una app che si propone la valorizzazione e la tracciabilità del vino attraverso le più moderne tecnologie.
L’app SMARTVINO, che sarà facilmente scaricabile su uno smartphone da qualsiasi consumatore, sarà per l’azienda un ulteriore strumento di comunicazione e le permetterà di veicolare una quantità di informazioni pressoché infinita. L’utilizzo da parte dell’utente sarà piuttosto semplice: soltanto fotografando il logo dell’azienda sull’etichetta della bottiglia, il consumatore – sempre più attento e specializzato – potrà accedere a informazioni relative ai vitigni utilizzati, alla zona di produzione, all’azienda stessa, agli abbinamenti gastronomici più adatti, alla tracciabilità del prodotto e quant’altro il produttore decida di comunicare.
La novità di questo servizio è proprio l’etichetta: si tratta infatti di una smart-etichetta che, dotata di un codice invisibile, è il punto di partenza dell’applicazione. La tecnologia basata sulla marcatura elettronica permette di evitare qualsiasi tipo di QR Code o Barcode che andrebbe a influire sulla grafica del prodotto che rimane dunque invariata, e inoltre il costo delle etichette per l’azienda produttrice non aumenta.
Grazie alla possibilità di modificare la smart-etichetta in maniera digitale, l’azienda può cambiare a piacere le informazioni da condividere con il consumatore, che siano esse documenti testuali, immagini, video, diversificate per vino o per annata, attraverso l’utilizzo dello stesso logo aziendale e senza alcun disagio per l’utente finale, garantendo così una maggiore dinamicità nella comunicazione del prodotto.
Un’idea che, perché no, potrà essere applicata anche ad altri prodotti, con l’obiettivo di rendere sempre più diretta l’interazione tra consumatore e produttore.