La Consejería de Interior dell’Ambasciata di Spagna nel Regno Unito, ha richiamato l’attenzione delle aziende spagnole, ed europee, che hanno rapporti con il mercato britannico sul moltiplicarsi dei casi dell’European Distribution Fraud.
Si tratta di una truffa perpetrata attraverso un furto d’identità: i truffatori contattano i possibili fornitori fingendo di essere impiegati di un riconosciuto operatore commerciale UK (importatore grossista, o dettagliante), ordinano le merci, senza troppo stare a contrattare su prezzo e sulle modalità della fornitura, e una volta impossessatisi di quanto ordinato scompaiono nel nulla senza, naturalmente, saldare le fatture.
Il vino, l’olio di oliva e le conserve sono i principali prodotti alimentari oggetto dell’European Distribution Fraud.
Nella maggior parte dei casi il contatto avviene attraverso indirizzi di posta elettronica fake, o per via telefonica. I truffatori solitamente indicano in prima istanza come luogo di consegna un reale magazzino facente capo all’organizzazione cui si sostituiscono, per poi ricontattare, una volta che le merci sono in viaggio, il fornitore o il trasportatore, dichiarando che per sopravvenuti motivi logistici, la consegna deve essere fatta in altro luogo.
Per difendersi da tale truffa è opportuno che chi opera verso il mercato britannico verifichi sempre con attenzione l’identità di chi lo ha contattato, non lasciandosi incantare da ordini inaspettati e particolarmente vantaggiosi, tenendo altresì presente che, in genere, i veri operatori della distribuzione britannica non contattano direttamente i fornitori esteri, avvalendosi invece di mediatori (ai quali tuttavia i truffatori possono allo stesso modo sostituirsi).
FEB