Le grandi aziende, come le grandi personalità, sono tali perché non si siedono sugli allori e continuano a studiare e innovare. Come fa la Coca-Cola Company, che ad Expo 2015 ha presentato una novità di assoluto interesse nell’ambito del packaging: una bottiglia in plastica Pet ricavata al 100% da fonti vegetali, l’etanolo da canna da zucchero, invece che da materiali fossili, che ha un impatto ambientale più basso e soprattutto è interamente riciclabile. Questo nuovo imballaggio si chiama Plantbottle ed è stato brevettato dalla multinazionale che intende avviarne gradualmente l’impiego sui mercati di tutto il mondo. A cominciare dagli Stati Uniti, con l’obiettivo di farne entro il 2020 il principale imballaggio di tutte le bevande nel portafoglio del Gruppo, compresa l’acqua.
In Italia, il primo utilizzo della Plantbottle si ha infatti proprio con il brand Lilia, acqua minerale di proprietà che sgorga dalle Fonti del Vulture, le cui confezioni da due litri ora sono più leggere di ben 12 grammi rispetto alle precedenti in Pet tradizionale. “L’esperienza – sostengono in azienda – ha dato risultati molto positivi, traducibili nell’abbattimento dei consumi di combustibile e delle emissioni di CO2, nella misura di 113 milioni di litri di petrolio e 270mila tonnellate di anidride carbonica su base annua”. Risparmi destinati a crescere notevolmente con l’introduzione di queste speciali bottiglie anche sulle altre linee di imbottigliamento di Coca-Cola Italia (tre stabilimenti, duemila dipendenti diretti e 1,2 miliardi di euro di fatturato).
Nell’articolo integrale pubblicato sul numero 3 del Corriere Vinicolo si trova un approfondimento su questo prodotto sostenibile rivoluzionario, con le considerazioni espresse da Nancy Quan, responsabile del dipartimento Ricerca e Sviluppo globale della Coca-Cola, che spiega anche come questo materiale si presti in realtà a un’infinità di attività produttive, non solo a quelle dell’imballaggio, tanto da essere già stato richiesto da alcuni grandi marchi come Ford, Nike, Heinz e Procter & Gamble.
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