Per il secondo anno consecutivo Soave Versus, la manifestazione organizzata dal Consorzio di Tutela del Soave e del Recioto, ha ospitato la premiazione del Soave Master, il concorso indetto da AIS Veneto, interamente dedicato al bianco per eccellenza della regione.
Maurizio Dante Filippi, sommelier di AIS Terni si è aggiuducato il gradino più alto del podio, seguito da Francesca Penzo (AIS Venezia) e, al terzo posto, da Alberto Puppin (AIS Treviso). Una competizione difficile ed impegnativa, anche grazie all’alto livello dei dieci semifinalisti, accorsi da tutta Italia per ottenere l’ambito titolo di Ambasciatore del Soave.
La selezione è stata effettuata attraverso la valutazione di tre prove scritte, dalla quale sono emersi i nomi dei tre sommelier che si sarebbero poi sfidati nella prova finale nella quale rientra anche una prova di comunicazione riguardante la presentazione da parte di ogni concorrente di un territorio, un vino o una cantina a scelta della commissione esaminatrice. Un test quanto mai attuale, data l’importanza oggi rivestita dalla comunicazione nella diffusione della conoscenza di un prodotto: in un mondo come quello del vino, dove le referenze e le etichette presenti sul mercato crescono di anno in anno a livello esponenziale, la capacità di differenziarsi attraverso un buono story telling diventa una strategia vincente.
Il Palazzo della Gran Guardia di Verona, che ospita la manifestazione Soave Versus sin dai suoi esordi, è stata così la suggestiva cornice del concorso che per la prima volta ha visto salire sul podio due concorrenti della regione Veneto.“La seconda edizione del Soave Master è stata per noi un grande successo, ha dichiarato Marco Aldegheri, presidente di AIS Veneto, il concorso è stato pensato per stimolare i giovani sommelier delle delegazioni AIS di tutte le regioni italiane a mettere alla prova le proprie competenze e capacità nella valorizzazione di un vino che è particolarmente caro al nostro territorio e alla nostra tradizione. Oltre ai miei complimenti al vincitore, Maurizio Dante Filippi, sono molto orgoglioso di riscontrare che gli altri due sommelier saliti sul podio sono entrambi provenienti dalla nostra regione, segno che il Soave continua ad essere conosciuto ed apprezzato anche nella sua terra d’origine. Segnali forti che rilancio alle altre grandi denominazioni venete, confidando che possano attivarsi con nuovi trofei e attingere dalla nostra scuola concorsi, sempre più fucina di talenti!”.