L’Instituto Nacional de Vitivinicultura (INV) ha rilasciato a fine dicembre le prime previsioni di produzione per l’anno 2017 (qui la nota stampa con i dati suddivisi per regioni vitivinicole).
I pronostici parlano di un raccolto tra i 20,17 e i 22,34 milioni di quintali d’uva. A livello percentuale dunque si attende una crescita di produzione sul 2016 tra il 16,9 e il 29%; nel 2016 la vendemmia aveva portato nelle cantine argentine circa 17,170 milioni di quintali d’uva. Ricordiamo che quello dello scorso anno è stato il peggiore raccolto degli ultimi 50 anni, in un’annata compromessa dal clima avverso e dalla forte incidenza della tignola e di altre patologie legate all’umidità (ne avevamo parlato qui).
Nella prima regione di produzione del paese Mendoza sono attesi tra 13,8 e i 15,3 milioni di quintali, quantità che significherebbero un incremento sul 2016 addirittura del 50% nel pronostico più ottimista (nel 2016 la produzione si era fermata a circa 10,19 milioni di quintali). Seconda regione di produzione sarà ancora senza dubbio da San Juan (attesi tra i 5 – 5,6 milioni di quintali) dove tuttavia è previsto un calo del raccolto tra il 13,8 e il 4,7%.
A questo proposito la La Semana Vitivinícola propone un’analisi dei dati dell’INV che porta a una previsione di intermedia, suggerendo una crescita della produzione d’uva in Argentina del 23% sull’anno 2016, per una massa di circa 21,6 milioni di quintali.
FEB