Trenta milioni di euro di fatturato (+4,5%), passando dai 3,6 milioni di bottiglie nel 2008 agli oltre 5 milioni del 2012 (+4,8%). Questo il bilancio dell’azienda vitivinicola di Refrontolo (Tv) che vede in testa gli spumanti, cresciuti del 7,4%, con oltre 4,4 milioni di bottiglie, delle quali oltre 1 milione sono Cold Wine.
“Il 2012 è stato l’anno del Cold Wine Pink, il nostro spumante rosato a bassa gradazione – è il commento di Paolo Polegato, alla guida dell’azienda insieme al fratello Giorgio -. Lanciato all’ultimo Vinitaly con l’obiettivo di raggiungere le 100 mila bottiglie nel primo anno, ha superato le 300 mila. Merito anche della sponsorizzazione del Giro d’Italia e di oltre 400 serate a tema che abbiamo organizzato nei locali per fidelizzare la clientela. Riscontri superiori alle aspettative anche per il Celebration, il Prosecco Doc Treviso Millesimato lanciato lo scorso anno per festeggiare il 25 anni dell’azienda. Nel 2013 – continua – rafforzeremo la linea 9.5 che diventerà una gamma completa con 2 nuovi prodotti, Red e Zerotondo, proseguendo quindi con l’avventura dello Spumante Alcohol Free che ha avuto ottimi riscontri perché offre ai bar una valida alternativa non alcolica.”
Se le vendite in Italia si mantengono sostanzialmente immutate, segnando un +1,1%, a svilupparsi in modo significativo è il mercato estero, che cresce del 14,5% arrivando a rappresentare il 38% delle vendite totali. Crescono soprattutto Giappone e Stati Uniti, dove Astoria è ben inserita ma ha ancora ampi margini di crescita; nuovi paesi entranti sono invece Venezuela, La Reunion e il Canada.
“In un anno segnato dalla contrazione dei consumi – dichiara Giorgio Polegato – abbiamo scelto di non abbassare la guardia, ma di continuare a fare investimenti, perché è la sola strada per crescere. Abbiamo potenziato il sistema autoclavi per migliorare la vinificazione e confermare il nostro ruolo di primi vinificatori privati nell’area del Prosecco. È una scelta importante e impegnativa: preferiamo non comprare mai il prodotto finito ma lavorare tutta la materia prima, che controlliamo in ogni fase della crescita. In questo modo siamo sicuri della nostra qualità.”