Sarà il Brasile la prossima tappa del programma di internazionalizzazione organizzato dall’Irvos per promuovere nel mondo le eccellenze vitivinicole del “born in Sicily”. Dopo l’India, la Scandinavia e Hong Kong, una delegazione di ventuno cantine siciliane volerà oltreoceano per approdare a San Paolo e incontrare gli operatori del settore il 7 e l’8 maggio, al Melia Jardim Europa Hotel, in una due giorni di seminari e degustazioni.
Con quasi 200 milioni di abitanti la Repubblica Federale del Brasile è il più popoloso Paese del Sud America e il quinto al mondo. I consumi pro capite di vino sono di 2,5 litri a persona secondo gli ultimi dati dell’IBRAVIN (Istituto Brasiliano della Vite e del Vino) con punte che superano i 15 litri nelle aree più ricche di San Paolo, Rio de Janeiro, Brasilia e Belo Horizonte. Secondo gli operatori di settore, l’evoluzione di questi consumi seguirà a medio lungo termine le stesse dinamiche di quanto è già avvenuto nel mercato statunitense, dove i consumi pro capite sfiorano i 18 litri all’anno. Inoltre i grandi eventi internazionali (Mondiali di calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016) influenzeranno positivamente i consumi di vino.
“Il mercato vinicolo in Brasile è in forte crescita – spiega Lucio Monte, responsabile dell’area-tecnico scientifica dell’IRVOS –. I consumi di vino stanno aumentando in parallelo alla crescita economica e al potere d’acquisto della popolazione brasiliana. Il momento appare dunque propizio per le aziende siciliane che vogliono esportare in Brasile. L’aumento della cultura del vino negli ultimi cinque anni, ha portato un conseguente aumento del consumo di vino importato, considerato più pregiato dalle classi abbienti e dalla nuova classe media. Lo stile italiano, dal vino alla cucina, dalla moda al design, piace ed esercita un fascino intenso sui consumatori brasiliani. Se sapremo trasferire loro il piacere del consumo di un prodotto di forte identità e grande varietà e qualità come il vino siciliano – conclude Monte – si potranno guadagnare ulteriori spazi e soprattutto conquistare un mercato che sta dando segnali di sviluppo economico molto interessanti”.
Dal 2002 al 2010 il Brasile ha presentato una crescita delle importazioni di oltre il 183% in volume ma il dato più interessante è che la crescita delle importazioni in valore ha superato quella in volume, mostrando una propensione a migliorare la qualità del consumo. Le importazioni di vino provengono da circa 32 differenti Paesi e sono disponibili, per i consumatori, più di 30.000 etichette.
In questo scenario, le importazioni di vino italiano in Brasile sono in costante crescita: le cifre del 2011 testimoniano un aumento del +20,9% rispetto al 2010 e nel ranking dei Paesi esportatori di vino, l’Italia è al terzo posto della classifica, sia in termini di volume che di valore.