Africa, the future destination for wines and spirits è stata una delle conferenze sul mercato del vino tenutasi nel contesto di Vinexpo Boredaux (14-18 giugno 2015).
Come si evince facilmente dal titolo l’incontro è stato occasione parlare delle crescenti opportunità per il commercio del vino e degli spiriti nel continente africano, destinazione oggi sempre più presa in considerazione dagli operatori internazionali del settore, viste le previsioni che parlano di un valore di consumo di vino e superalcolici stimato entro il 2020 in 1,4 miliardi di euro.
Secondo quanto emerso nel corso della conferenza, alla quale sono intervenuti diversi esperti operanti in Africa, i mercati oggi più promettenti ci sarebbero, nella zona orientale del continente, Etiopia Kenia e Tanzania, nella zona centrale la Repubblica Democratica del Congo, l’Angola, la Costa d’Avorio e la Nigeria (tra queste ultime è stato segnalato che la sola Costa d’Avorio rappresenta oggi il 40% del PIL di tutti i paesi francofoni del continente). Vi è poi il Sud Africa che oltre ad essere un importante produttore di vino, è in questo contesto quello più assimilabile ai mercati europei ed offre una certa stabilità dei prezzi e una solida rete di distribuzione; fattore quest’ultimo non trascurabile, in quanto, tra le maggiori difficoltà di esportazione verso l’Africa vi è la necessità di individuare partner di distribuzione affidabili.
Protagonista principale dei prossimi consumi dovrebbero essere i giovani che già oggi generano il 50% delle vendite del settore di tutto il continente. In merito al vino è stato segnalato che tra i bianchi quello più popolare è il Sauvignon mentre tra i rossi il Merlot. I vini rosari e quelli liquorosi rappresentano invece insieme il 20% del volume delle vendite.
Altro trend non trascurabile è quello del crescente interesse da parte dei consumatori nigeriani per gli spumanti, il cui consumo è cresciuto in modo particolarmente consistente dal 2010 ad oggi.
FEB