Le auto a guida autonoma potrebbero nei prossimi dieci anni dare un contributo all’industria mondiale delle bevande alcoliche in termini di crescita del mercato.
Lo suggerisce Morgan Stanley che già in passato aveva visto in questa tecnologia il futuro del mondo dell’auto (si veda ad esempio qui), indicandola inoltre come potente propellente per diversi settori industriali (quello chimico, quello della componentistica elettronica, quello dell’IT o ancora, tra gli altri, quello degli autotrasporti).
Nel più recente report “Shared autonomous mobility: The solution to drinking and driving?” si fa più precisamente riferimento alla correlazione tra consumo di alcolici e incidenti stradali.
Secondo quanto dichiarato alla CNBC da Adam Jonas, analista della banca d’affari newyorkese, negli Stati uniti il bere prima di mettersi al volante causa il 29% delle morti in incidenti stradali, ed è costato nel 2015 all’economia del paese ben 44 miliardi di dollari (dati del Centers for Disease Control and Prevention, organismo governativo di controllo della sanità pubblica).
In termini di mercato degli alcolici la possibilità di avere auto a guida autonoma potrebbe invece dare la possibilità ai consumatori di bere almeno una bevanda alcolica in più ogni settimana, cosa che si tradurrebbe – secondo le stime di Morgan Stanley – in una crescita di circa 80 punti base all’anno e per i prossimi dieci anni nei ricavi delle vendite di settore (si tratta del corrispondente al +0,8% all’anno).
In particolare il settore che potrebbe maggiormente avere beneficio dalla diffusione dell’auto che si guidano da sole potrebbe essere quello della ristorazione.
FEB