Gli oltre cinquecento viticoltori di Napa, membri dell’associazione di categoria Napa Valley Vintners, hanno nei mesi scorsi chiesto alle autorità della California una maggior tutela per il toponimo “Napa Valley”, quando questo compare in etichetta.
Una legge dello Stato della California, varata nell’anno 2000, consente di utilizzare in etichetta la denominazione “Napa Valley” per i soli vini che abbiano almeno il 75% delle uve provenienti dalla Contea di Napa. La stessa legge sull’etichettatura è stata confermata anche dalla Corte Suprema, che nel 2005 ha ricusato l’appello fatto dal gigante del vino Bronco Wine Company, che ha sede nella meno prestigiosa, in merito al vino, San Joaquin Valley.
Grazie alle pressioni della Napa Valley Vintners sarebbe dunque ora al vaglio del legislatore una nuova regolamentazione più restrittiva. Nelle scorse settimana anche il Federal Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau ha formalmente proposto una più restrittiva regolamentazione sull’uso delle denominazioni di origine e di altre parole in etichetta (si veda qui il testo del TTB in lingua inglese). Tra le proposte quella di aumentare all’85% la percentuale minima di vino prodotto in una data regione per poter utilizzare il relativo toponimo e l’inserimento di norme e limitazioni in merito al luogo di imbottigliamento
FEB